Ritorna la «pentola della solidarietà», il format, ideato negli anni da Lagostina, per raccogliere i gesti di aiuto e beneficenza compiuti con il cuore dai suoi operai, tecnici e impiegati. Destinataria del sostegno, questa volta, è stata la popolazione Ucraina.
I dipendenti di Lagostina, su base volontaria, hanno donato 163 ore, 3 in media ciascuno, dimostrandosi sempre sensibili e pronti ad aiutare il prossimo. La somma ottenuta, pari a 3.036,23 euro, è stata poi raddoppiata dall’azienda omegnese, per una donazione totale di oltre 6.000 euro.
“Siamo molto felici ed orgogliosi di aver aderito a questa iniziativa benefica che testimonia non solo la generosità delle persone che lavorano in Lagostina ma che, grazie al fondamentale supporto del CISS, dimostra come l’azienda sia sempre legata al territorio del Verbano-Cusio-Ossola e alle relative istituzioni ed iniziative” ha dichiarato Stephane Bonny Direttore generale Lagostina SpA.
Il maxi-assegno simbolico è stato consegnato al C.I.S.S. Cusio (Consorzio Intercomunale Servizi Socioassistenziali del Cusio), ente che, dall’inizio del conflitto, sta coordinando le attività e una raccolta fondi del territorio in favore della popolazione colpita dalla guerra.
“Ringrazio i nostri dipendenti, che in momento storico complicato come quello che stiamo affrontando, hanno aderito numerosi a un’iniziativa di solidarietà, che ancora una volta testimonia la tradizionale sensibilità delle nostre persone nei confronti di tematiche sociali importanti” ha commentato Alessandro Berganton, Responsabile risorse umane di Lagostina SpA.
“La dirigenza e tutti i dipendenti di Lagostina SpA hanno dimostrato con questo gesto come lo spirito solidaristico, così radicato in questo territorio, sia ancora vivo e presente” ha dichiarato Stefano Calderoni, Presidente del CISS Cusio, e ha aggiunto: “Non è la prima volta che Lagostina SpA ha collaborato con il Servizio sociale in favore di persone in stato di bisogno e ancora una volta sono felice di esprimere il mio grazie di cuore a nome del CISS Cusio e di tutti i cittadini ucraini, seguiti in collaborazione con le Amministrazioni comunali, le Parrocchie e le Associazioni del territorio.”