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Cultura | 24 gennaio 2022, 16:40

Giornata della memoria, annullata la proiezione del film 'Hotel Meina'

Verbania, Società FilosoficaVco: “Per doveroso rispetto della famiglia Behar, che non condivide l’opera del regista, il film programmato è sostituito con la pellicola 'Jojo Rabbit'”

Giornata della memoria, annullata la proiezione del film 'Hotel Meina'

La proiezione del film 'Hotel Meina' in programma per la Giornata della memoria alla biblioteca Ceretti non si svolgerà. La pellicola di Carlo Lizzani ha sollevato diverse discussioni. A proposito il professor Michele Rizzi della Società Filosofica del Vco , associazione che partecipa all'organizzazione della rassegna, precisa che “per un doveroso rispetto della famiglia Behar, che è stata testimone dei fatti dell’epoca e non condivide l’opera del regista, il film programmato è sostituito con la bella pellicola del giovane regista neozelandese Taika Waititi 'Jojo Rabbit'”. Rizzi sottolinea come “al di là dell’errata costruzione storica dei fatti, rimane un mezzo per trattare, attraverso riflessioni e analisi, l’evento storico avvenuto sul Lago Maggiore nel 1943”.

Di seguito pubblichiamo il chiarimento del presidente della SfiVco sulla decisione di sostituire il film.

Primo Levi racconta che, durante la prigionia nel Lager, lui e tanti altri facevano lo stesso incubo ricorrente, nel sogno cercavano di spiegare la loro drammatica esperienza a qualcuno, un parente, un amico, ma che durante il racconto l’interlocutore se ne andava voltando le spalle alla loro sofferenza. Il pensiero peggiore di Levi e degli altri superstiti era proprio quello di non essere creduti, che la loro afflizione restasse ignorata e che la storia dimenticasse ciò che era accaduto nella civilissima Europa del XX secolo.

Per questo motivo la memoria è l’unico strumento per evitare la proliferazione del male. Il ricordo è necessario, non solo per onorare le vittime di una catastrofe umana senza precedenti, ma soprattutto per scongiurare il pericolo che si ripetano le condizioni favorevoli alla realizzazione del male radicale.

La memoria storica va continuamente sollecitata, un giorno all’anno dedicato alla memoria della tragedia della Shoah è giusto ma non è sufficiente, l’operazione di anamnesi educativa deve essere costante per non replicare, in forme diverse, l’orrore del passato.

Per tale ragione, quest’anno nella città di Verbania, si è voluto dedicare un percorso storico, filosofico e didattico, intitolato “Frammenti di memoria”, che ha coinvolto nell’organizzazione e nella collaborazione diverse associazioni ed enti cittadini: l’Istituto storico della Resistenza “Piero Fornara” Novara-VCO; la Società Filosofica Italiana sez VCO; il Museo Partigiano “Alfredo Di Dio” di Ornavasso; la Casa della Resistenza di Fondotoce; il Progetto Memoria di Roma; la Biblioteca civica “P. Ceretti” di Verbania; l’Ufficio Scolastico Provinciale VCO; Il Comune di Verbania; riuniti con l’intento di onorare la memoria delle vittime della Shoah e riflettere sulle ragioni che hanno consentito l’orientamento delle masse e il condizionamento della mente, fattori, quest’ultimi, sempre attuali, perché anche se le società si trasformano, la tecnologia si rinnova, cambia la politica e crollano le ideologie, le passioni e i comportamenti umani non cambiano mai totalmente.

La proposta educativa organizzata dalle associazioni verbanesi, dunque, si rivolge alla cittadinanza con l’intento di ricordare il passato, riflettendo sulle condizioni che l’hanno reso possibile, attraverso l’esposizione di mostre, testimonianze dirette, visione di documentari e la realizzazione di un cineforum in collaborazione con la sezione verbanese della Società Filosofica Italiana che, ormai da più di un lustro, presso la biblioteca “Ceretti”, propone tematiche culturali riguardanti l’ambito filosofico, con la visione di film introdotti e conclusi da analisi, riflessioni e commenti da parte degli intervenuti.

Anche il previsto film “Hotel Meina”, programmato per mercoledì 26 gennaio, sarebbe stato analizzato nelle diverse sfaccettature storiche, filosofiche e tecniche, in modo da fornire agli spettatori gli strumenti adeguati per la corretta visione del film che, al di là dell’errata costruzione storica dei fatti, rimane un mezzo per trattare, attraverso riflessioni e analisi, l’evento storico avvenuto sul Lago Maggiore nel 1943, ricordando le vittime della crudeltà nazista e operando i necessari chiarimenti che hanno determinato lo sterminio; però, per un doveroso rispetto della famiglia Behar, che è stata testimone dei fatti dell’epoca e non condivide l’opera del regista Carlo Lizzani, il film programmato è sostituito con la bella pellicola del giovane regista neozelandese Taika Waititi “Jojo Rabbit”, film del 2019, che narra il condizionamento e i crimini nazisti attraverso gli occhi di un bambino, interpretato dall’esordiente e bravissimo Roman Griffin Davis. Il film sarà proiettato alle ore 19.00 di mercoledì 26 gennaio, presso la biblioteca “P. Ceretti” di Verbania.

Il proposito auspicabile è che con la sig.ra Rossana Ottolenghi, figlia di Becky Behar, che è stata da bambina testimone diretta della strage nazista sul Lago Maggiore, verrà organizzato un momento di condivisione della memoria, per riflettere, per analizzare, per educare a comprendere attraverso il ricordo ciò che è accaduto e ciò che potrebbe riaccadere, perché come sostiene Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre”.

Michele Rizzi

C.S.

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