"È stata una delle edizioni più belle del premio 'Della Resistenza Città di Omegna'". Non usa mezzi giri di parole l'assessore alla cultura Sara Rubinelli nel commentare la due giorni che ha portato lunedì sera, al sociale, alla consegna del premio a David Grossmann, con il suo "Sparare a una colomba".
L'autore non ha potuto rilasciare interviste per il vincolo della sua casa editrice, ma ha firmato autografi su decine di libri. "Un momento di altissima cultura -ha aggiunto la Rubinelli- perché si è visto come Grossmann sia una persona con una grande umiltà di base: si è messo a disposizione della città, ci ha confidato il suo continuo tentativo di costruire ponti tra le persone e si è dichiarato sorpreso per la calorosissima accoglienza avuta".
Applausi per lui dunque e, su proposta del sindaco Paolo Marchioni, anche per Liliana Segre, cui lo scorso anno Omegna ha conferito la cittadinanza onoraria. Poi, martedì mattina, i protagonisti sono stati gli studenti, che hanno premiato Alberto Toscano, intervistato dal grande Gianpaolo Ormezzano. Il suo libro, 'Gino Bartali. Una bici contro il fascismo', è stato apprezzatissimo dai ragazzi degli istituti superiori cittadini. "Sono felice ed orgoglioso di questo premio, che è il primo della mia vita e temo anche l'ultimo- ha scherzato Toscano- ma, battute a parte, mi fa immenso piacere che ad assegnarmelo siano stati gli studenti: essere giovani è una situazione di spirito e io mi sento giovane. Il mio libro racconta la storia di un grande uomo, Gino Bartali, un uomo illuminato, un campione nello sport e nella vita. La sua è una lezione di semplicità illuminata dai valori: salvare vite umane rischiando la propria, è questo quello che fatto Bartali".