Da domani gli italiani in zona gialla, quindi attualmente in tutta la penisola tranne le regioni bianche che hanno anticipato ad aggi la riapertura al chiuso, potranno finalmente pranzare e cenare anche all'interno dei locali e senza limiti di persone al tavolo. Dopo mesi di chiusure, attività parziale e limitazioni dal primo giugno si può dunque tornare a tavola e tutti gli esercenti possono riaprire, anche quelli senza dehors. Restano chiaramente, dalle mascherine alle distanze, molte regole da rispettare.
Nei bar torna il caffè al banco con la distanza di un metro tra avventori. Nei ristoranti andrà previsto un numero massimo di presenze e la mascherina va indossata quando non si è seduti al tavolo. Va assicurato almeno 1 metro di distanza tra i clienti di tavoli diversi. “Dal decreto del 18 maggio -precisa Il Sole 24 Ore- è scomparso il riferimento alle regole previste dal Dpcm del 2 marzo. E perciò salta il limite dei 4 commensali non conviventi che possono sedere allo stesso tavolo”. Per la ristorazione e le cerimonie, il Cts sottolinea che nello svolgimento del servizio sia a pranzo che a cena occorre "definire il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita". Si raccomanda di "rendere disponibili e obbligatori prodotti per l'igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale".
I menu devono essere plastificati o consultabili online e si chiede di conservare un elenco delle prenotazioni per almeno 15 giorni. La mascherina va tenuta sempre quando non si è seduti al tavolo: all'entrata e all'uscita del locale, quando si va in bagno, quando ci si alza per pagare il conto.
Sarà possibile il servizio a buffet ma solo servito da personale. È necessario inoltre distribuire i cibi senza provocare assembramenti e tenendo la distanza di almeno un metro tra le persone.