"Nelle ore in cui c'è chi propone alla Politica di tassarsi per sostenere il mondo dello spettacolo, della musica, del teatro, dell'indotto, come Uncem ho scritto una lettera al Ministro Dario Franceschini. Per ricordargli, che non ci sono solo i 'grandi palchi'. Come quello del Primo Maggio a Roma oggi su tutti i giornali. Ci sono tanti 'piccoli palchi', dei piccoli Comuni, dei paesi, delle nostre montagne, dei territori. Che soffrono ancor di più con la rete di artisti che sono cultura, musica, aggregazione. In una parola, comunità".
Lo afferma il Presidente Uncem Piemonte, Unione Comuni, Comunità, Enti montani, Roberto Colombero. Oltre ogni polemica e strumentalizzazione. Uncem va al punto. Vero.
"Con il Concerto del Primo Maggio a Roma, si è tornato a ridare vita al settore degli spettacoli, accendendo anche nuove luci sulla grande sofferenza di un grande sistema di Artisti, imprese, indotto, aziende e professionisti. La grande musica italiana, con i suoi più noti rappresentanti, in moltissime occasioni, sino anche al Festival di Sanremo, ha chiesto impegno e attenzione della Politica. Voglio però rappresentare al Ministro la grande difficoltà nella quale versano moltissimi Artisti 'più piccoli', dei territori - scrive Colombero - Gruppi folcloristici, che tutto hanno meno che la passione e la capacità tecnica, cantautori locali, gruppi che esprimono con la musica e il ballo la storia e la cultura di un territorio. Penso, ad esempio in Piemonte, al mondo occitano e francoprovenzale, dove attorno alle "lingue madri" crescono cultura, formazione, inclusione, coinvolgimento delle nuove generazioni, impegno nelle scuole. Tutto questo è comunità. Quello che salva i territori e li ha protetti dalla fragilità nel corso della pandemia".
"Sono certo del forte interesse del Ministro, per questo mondo. Per questo pezzo di musica e di arte che chiede di non essere dimenticato, che non si creino sperequazioni nelle attenzioni alla cultura e alle espressioni artistiche. Un palco, grande o piccolo che sia, è sempre importante. Anche quelli montati nelle piazze dei nostri borghi - sottolinea il Presidente Uncem Piemonte - per le feste patronali o le feste occitane, con un gruppo che suona, richiamando storie che attraversano il Paese e che uniscono, ad esempio, Canosio a Melpignano con la sua 'Notte della Taranta'. Ci sono voci e cuori che vanno protetti e accompagnati in questa ripresa".