Il Piemonte invecchia. Si svuotano le culle: sono 900 i nati in meno nell’ultimo anno. Nel 2020 sono nati 27 mila bambini, mai così pochi. Rispetto all'anno precedente il calo è del 3 per cento, ma dal 2011 le nascite sono 10.700 in meno, con una flessione del 28 per cento. A svelarlo è il quotidiano la Repubblica, riportando nei giorni scorsi l’allarme di una ricerca svolta recentemente dall’Ires, l’Istituto di ricerche economiche e sociali piemontese, sulla natalità nella nostra regione, dove emerge che quasi una donna su quattro non ha figli. E sale l'età media del primo parto, che oggi si attesta a 32,1 anni. Un piccolo spiraglio di luce, per la verità, si intravede proprio nel Verbano Cusio Ossola. Su VcoNews, a inizio anno, l'Azienda sanitaria locale aveva fatto sapere che i nuovi nati nel confronto tra gli ultimi due anni erano in crescita.
I numeri delle otto province piemontesi. Questo il tasso di natalità nelle province piemontesi nel 2020 e confronto con il 2011. Vco 5,5 (era 7,6), Cuneo 7,1 (9,2), Novara 6,6 (9,1), Torino 6,4 (9,0), Vercelli 5,9 (8,3), Asti 5,9 (8,3), Alessandria 5,4 (7,7), Biella 5,0 (7,0). Il domani a tinte fosche. Anche sul domani pare di intravedere nubi a tinte fosche. Secondo l’Ires, “in futuro potrebbero pesare gli effetti della crisi sanitaria innescata dalla diffusione del Covid-19 dal febbraio 2020, così come hanno giocato a sfavore della natalità le incertezze prodotte dalla crisi economica e finanziaria del 2008”. Non c’è da stare allegri, insomma. Soprattutto a guardare i numeri del passato. “Negli anni ’50 - scrive la Repubblica - in Piemonte nascevano 40 mila bambini all'anno e durante il baby boom degli anni ’60 si erano raggiunte le 65 mila unità”. Altri tempi.