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Politica | 23 febbraio 2021, 16:30

Rifiuti, la maggioranza provinciale: “Impegnati a risolvere il problema nel rispetto delle leggi. Poi accerteremo eventuali responsabilità”

“Fronte comune per chiedere a Cirio la proroga della chiusura di Prato Michelaccio e sviluppare il progetto per smaltire carta e cartone a Domodossola”

Rifiuti, la maggioranza provinciale: “Impegnati a risolvere il problema nel rispetto delle leggi. Poi accerteremo eventuali responsabilità”

La Provincia del VCO, a prescindere dalle maggioranze di destra, sinistra, centro che l’hanno governata, ha sempre operato e opererà, per quanto di sua competenza e gli atti lo dimostrano, al fianco dei sindaci e dei cittadini per garantire un efficiente servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed evitare i rincari dei costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

L’ordinanza firmata dal Presidente Lincio nel febbraio 2019, dopo tre mesi dal suo insediamento, e le tre successive reiterazioni (per un totale di 24 mesi) che hanno permesso l’utilizzo dell’impianto di Prato Michelaccio fino al 21 febbraio 2021 sono una concreta testimonianza ed avevano lo scopo di dare continuità al servizio e, contemporaneamente, dare il tempo necessario al Consorzio e a Conser Vco di individuare, entro la data della loro scadenza, idonee soluzioni.

Due anni che dovevano essere utilizzati dal Consorzio e da Conser VCO per attivare soluzioni alternative che non sono state attuate. Invece in prossimità della scadenza si è chiesto al Presidente di emanare una nuova ordinanza pur nella consapevolezza che la stessa fosse in contrasto con il Codice dell’Ambiente che attribuisce tale potere, se sussistono ragioni di carattere igienico e sanitario, al Presidente della Regione sentito il Ministero dell’Ambiente e con i pareri obbligatori negativi espressi dagli uffici provinciali.

E’ anche il momento di ricordare a tutti, con onestà intellettuale, che l’origine delle emergenze attuali partono dal lontano 2012 quando, tutti d’accordo centro destra e centro sinistra, venne “sospesa” l’attività del forno inceneritore senza però aver definito la futura programmazione del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, procedendo negli anni successivi con deroghe e proroghe che comunque prima o poi sarebbero arrivate a scadenza, pensando e sperando di trovare sempre soluzioni dell’ultimo minuto.

E così siamo arrivati al 21 febbraio 2021 dove a svolgere il ruolo di presidente della Provincia c’è Arturo Lincio, ruolo che poteva essere rivestito da qualsiasi altro sindaco, a cui si vuole attribuire ingiustamente e mistificando la realtà dei fatti, la responsabilità del rincaro delle tariffe dei rifiuti perché non è disponibile a firmare un ulteriore ordinanza palesemente in contrasto con il Codice dell’ambiente, con il parere “pro veritate” espresso dal Prof. Scaparone e con quello espresso dagli uffici provinciali competenti.

Abbiamo il dovere di dirlo con chiarezza, ciascuno di noi, a partire da noi stessi, se fosse stato al posto del nostro Presidente non avrebbe potuto fare diversamente da quanto ha fatto Arturo Lincio: attenersi al rispetto delle normative vigenti!

Il nostro impegno prioritario è quello di risolvere il problema e dopo non ci sottrarremo a confrontarci con chiunque per accertare eventuali responsabilità amministrative che hanno condotto all’attuale situazione.

Una vicenda che non può essere risolta dalla politica il cui ruolo attraverso i propri rappresentanti istituzionali ai vari livelli, è quello di legiferare, modificare le leggi, formulare indirizzi, programmare; ma le leggi, anche se non condivise e fino a che non vengono cambiate, vanno rispettate.

E allora anche alla luce del parere richiesto dal Consorzio all’avv. Dal Piaz che evidenzia alcune eventuali criticità di carattere igienico sanitario e ambientali chiediamo a tutti di fare fronte comune con la Provincia e di presentarsi uniti e compatti per chiedere al Presidente della Regione Piemonte di valutare l’ipotesi di esercitare il potere conferitogli dalla legge di emanare, se supportata e motivata da ragioni igienico sanitarie ed ambientali, apposita ordinanza.

Ma non possiamo avere certezze, e allora lavoriamo immediatamente e con concretezza allo sviluppo di uno scenario alternativo per risolvere la causa dei maggiori costi individuata dal Consorzio nello smaltimento di carta e cartone.

Come proposto dagli uffici provinciali il Consorzio dia disposizione a Conser VCO di ripresentare alla Provincia completa di tutti gli elaborati e dei documenti tecnici, che peraltro la società aveva già presentata nel mese di settembre per poi ritirarla nell’ottobre 2020, per lo spostamento della pressa per la carta e cartone da Prato Michelaccio all’impianto di Nosere a Domodossola.

In sintesi venga immediatamente sviluppato il progetto che preveda la gestione dell’intero flusso di rifiuti costituiti da carta e cartone prodotto dal bacino provinciale presso l’impianto di Nosere a Domodossola. In questo modo si potrebbe garantire continuità nella valorizzazione della frazione carta/cartone la cui gestione, come riferito dal Consorzio, pare maggiormente incida in termini di logistica e costi correlati

 

Questo permetterebbe alla società di riprendere la gestione dei flussi di carta e cartone in loco e quindi di abbattere i maggiori costi.

La Provincia con i propri uffici competenti ha già comunicato di essere a totale disposizione del Consorzio e dei Comuni per una fattiva collaborazione per l’adeguata predisposizione della soluzione progettuale proposta e gli uffici potrebbero impegnarsi a contrarre il massimo possibile i tempi procedurali di legge, riducendo la gestione di tali flussi, così come attualmente impostata, a pochi mesi.

 Gruppo consigliare

Per la Specificità del VCO

I consiglieri di maggioranza

Giandomenico Albertella 

Marco Bossi

Damiano Colombo 

Rino Porini 

Marina Oliva

 

Ivan Rainoldi

Comunicato Stampa

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