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Economia | 24 ottobre 2025, 11:21

Quanti sono gli italiani negli Emirati Arabi nel 2025?

Nel 2025 la comunità italiana negli Emirati Arabi Uniti continua a crescere, trainata da opportunità professionali, da un contesto fiscale competitivo e da un ecosistema d’impresa vivace.

Dubai/Abu Dhabi.

Dubai/Abu Dhabi.

Il dato più solido e recente disponibile è quello consolare al 31 dicembre 2024: 18.671 iscritti AIRE negli EAU, di cui 15.499 a Dubai e 3.172 ad Abu Dhabi. Questo punto di riferimento, diffuso dalle autorità italiane in loco, fotografa una comunità numericamente consistente e in espansione, sulla scia dell’aumento generale degli iscritti AIRE registrato a livello nazionale tra 2024 e 2025.

Dove vivono e perché si trasferiscono

La grande maggioranza degli italiani si concentra a Dubai, polo finanziario e logistico della regione, con un mercato del lavoro che assorbe profili nei servizi professionali, tecnologia, costruzioni, ospitalità e retail di fascia alta. Abu Dhabi, capitale federale, attrae soprattutto figure legate all’energia, all’industria, alla finanza pubblica e alla consulenza, consolidando un nucleo di residenti stabile e qualificato. Alla base della scelta ci sono la rapidità con cui si aprono posizioni qualificate, l’internazionalità dell’ambiente e la possibilità - per chi rientra nei requisiti - di lasciare l'Italia per trasferirsi a Dubai dove iniziare un nuovo lavoro e una nuova vita, intercettando percorsi di carriera che spesso si muovono su orizzonti regionali più ampi (Golfo, Asia meridionale, Africa orientale).

Il quadro demografico: dimensione e trend nel 2025

L’ultimo dato ufficiale consolidato indica 18.671 italiani registrati negli EAU al 31/12/2024; la distribuzione tra Dubai e Abu Dhabi conferma il peso prevalente del primo emirato. Nel corso del 2025, le evidenze aggregate sugli italiani all’estero (AIRE) mostrano un ulteriore incremento complessivo degli iscritti, segnale coerente con una dinamica positiva anche negli Emirati: in assenza di una chiusura annuale già pubblicata per Paese, il 18.671 resta dunque il valore di riferimento, con un orientamento di crescita che si conferma nelle prime rilevazioni del nuovo anno.

Le ragioni della crescita: lavoro, impresa e contesto fiscale

Gli Emirati offrono un ambiente che facilita l’insediamento di professionisti qualificati e imprese: iter amministrativi relativamente snelli, un mercato del lavoro fluido e una rete di free zone settoriali che accelerano l’avvio di attività. A ciò si somma un regime fiscale competitivo, che resta uno dei principali attrattori per manager, consulenti e imprenditori. La combinazione di grandi progetti infrastrutturali, eventi di richiamo internazionale e investimenti in diversificazione economica alimenta la domanda di competenze italiane - dal design all’ingegneria, dal food & beverage di qualità alla manifattura avanzata - e spiega perché la comunità continui a irrobustirsi, soprattutto a Dubai.

Insediamento urbano e reti di supporto

L’ecosistema di Dubai - scuole internazionali, sanità privata di livello, quartieri residenziali collegati e un’offerta culturale sempre più ampia - rende l’atterraggio più semplice alle famiglie e ai single in mobilità internazionale. Abu Dhabi offre un ambiente più istituzionale, con servizi pubblici efficienti e un mercato del lavoro orientato a grandi player energetici e governativi. In entrambi i contesti, la presenza di strutture consolari italiane e di una rete associativa ed economica attiva agevola l’inserimento, la costruzione di contatti e la gestione degli adempimenti AIRE e documentali connessi alla lunga permanenza.

Cosa aspettarsi nel breve periodo

Il quadro per il 2025 suggerisce una stabilità espansiva: l’accelerazione dei flussi d’affari bilaterali e la continua domanda di profili qualificati sostengono il saldo migratorio positivo degli italiani verso gli EAU. In termini metodologici, fino alla pubblicazione del prossimo consuntivo annuale per Paese, il numero 18.671 rimane la base statistica più affidabile per stimare l’ordine di grandezza della comunità. Nel frattempo, la ripartizione Dubai/Abu Dhabi osservata a fine 2024 offre una bussola credibile anche per leggere la geografia dei nuovi arrivi nel 2025.










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I.P.

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