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Cronaca | 18 settembre 2025, 18:35

Mottarone, tra dolore, soddisfazione e amarezza: patteggiamenti per Nerini, Tadini e Perocchio, assolti i dirigenti Leitner

Difese soddisfatte, ma i legali dei familiari delle vittime parlano di mancate scuse e di giustizia incompiuta

Mottarone, tra dolore, soddisfazione e amarezza: patteggiamenti per Nerini, Tadini e Perocchio, assolti i dirigenti Leitner

“Nessuna pena avrebbe potuto lenire il dolore delle persone offese. Crediamo che questa soluzione consente a tutti di fare un tentativo per girare pagina”: è tutta in questa frase del Procuratore Capo della Repubblica di Verbania, Alessandro Pepè la spiegazione della scelta compiuta dall’accusa, che dopo quattro anni e mezzo dal tragico schianto del Mottarone, ha accolte le richieste di patteggiamento di Luigi Nerini, Gabriele Tadini e Enrico Perocchio e ha chiesto e ottenuto dal giudice il proscioglimento di Martin Leitner e Peter Rabanser, vertici della società altoatesina che curava la manutenzione della funivia. 

“Ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti – ha commentato il procuratore –e quindi riteniamo che questo tipo di patteggiamento possa essere preferibile rispetto all'inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e molto penoso anche per le stesse persone offese e anche dall'esito incerto, visto appunto il tempo già decorso e considerato che si trattava ormai solo di reati colposi con tempi di prescrizione che non sono particolarmente lunghi.  Quindi riteniamo che questo risultato anche se non è il migliore è una soluzione comunque complessivamente adeguata”.

Numerosi i commenti dei legali degli imputati raccolti al termine dell’udienza. Per l'avvocato Federico Cecconi, che coordinava il pool difensivo di Leitner, "la sentenza di oggi mette la parola fine su una vicenda tragica. Bisogna riconoscere l'equilibrio che ha caratterizzato l'ufficio di procura nel riconoscere, come abbiamo sempre detto, l'assenza di profili di responsabilità in capo a tutto il mondo Leitner: la sentenza di assoluzione di oggi si pone in massima forma di continuità con l'archiviazione dell'amministratore delegato della società, già avvenuta, e della società stessa". Dal canto suo la  società Leitner, con una nota ufficiale,  esprime “il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere in relazione alla posizione del proprio vice presidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società ".

Lapidario il commento dell'avvocato Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini: “E’ un buon accordo e basta”. "Per il mio cliente - aggiunge - i parenti delle vittime sono stati sempre la prima preoccupazione giá all'indomani dell'incidente. Nerini disse che il primo obiettivo era quello di fare di tutto per risarcire le vittime e in questo senso quello che si è potuto si è fatto".

Una affermazione contraddetta da quanto dichiarato dall’avvocato Emanuele Zanalda avvocato di parte civile dei parenti per parte di padre del piccolo Eitan Biran. Commentando la sentenza, l’avvocato Zanalda ha sottolineato che “rimane l'amaro in bocca  perché soprattutto da parte del signor Nerini, non c'è mai stata una lettera di scuse nei confronti dei familiari delle vittime".

"Un risultato di composizione di tutti gli interessi delle parti: procura, uffici giudiziari, persone offese". E' questo invece il commento alla sentenza di Andrea Da Prato legale dell'ingegnere Enrico Perocchio, direttore tecnico dell'impianto. "Il mio cliente - prosegue - naturalmente subisce una condanna severa ma che gli consente di non dover ritornare in un carcere e questo era l'obiettivo primario che avevamo. Il patteggiamento - conclude - è un accordo sostanzialmente negoziale. La verità storica è un'altra cosa".

“Secondo me – conclude Marcello Perillo, legale di Gabriele Tadini - abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto,  ma io credo che alla luce di tutto quello che è accaduto questa è la scelta corretta e definitiva. Per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro". 

ECV

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