Una delegazione del Movimento Indipendenza ha deposto un mazzo di fiori al monumento ai caduti sul lavoro ad Omegna in ricordo di quanto avvenne a Marcinelle l'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier Si trattò d'un incendio, causato dalla combustione d'olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica.
L'incendio, sviluppandosi inizialmente nel condotto d'entrata d'aria principale, riempì di fumo tutto l'impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone, di cui 136 immigrati italiani "In questo tempo che viviamo e che vede troppe persone morire di lavoro - sottolinea Luigi Songa - ancora più importante ci sembra il dover ricordare quella tragedia, che rappresenta insieme la grande volontà di lavoro degli emigranti italiani che portarono fatica e capacità nelle imprese di mezzo mondo ma significa anche che ieri come oggi morire di lavoro è una vergogna sulla quale le autorità degli Stati devono intervenire con politiche sia attive sia passive."
"La logica del solo Profitto esclusiva del liberismo capitalista e globalizzato non deve mettere in gioco le vite di chi con la propria volontà e le proprie capacità crea benefici per tutti. Bisogna tornare a un rispetto per il lavoro che sia figlio della dottrina sociale della Chiesa e dell’Umanesimo del lavoro teorizzato nel secolo scorso , in sostanza bisogna tornare ad essere indipendenti" conclude Songa.