Dunque, la scuola materna di Fondotoce che ha chiuso i battenti a giugno 2025 a causa dello scarso numero di iscrizioni e per via dei costi di gestione ritenuti troppo alti (oltre 50 mila euro di perdite nell’ultimo esercizio), cerca una nuova destinazione d’uso. O più destinazioni d’uso. Lo stabile, così è emerso in questi giorni, potrebbe divenire sede di associazioni locali dedite al volontariato. Una delle candidate è l’Angsa, che si occupa di persone affette da autismo.
Per il sindaco Albertella, che recentemente ha incontrato la popolazione locale per fornire risposte ai tanti dubbi emersi in paese, è questa la via “principe” da seguire dopo l’inatteso stop del plesso che era stato aperto un secolo fa. L’edificio, di proprietà comunale e gestito dalla parrocchia, dispone, però, di tre sale, oltre alla veranda coperta ed alla cucina, per cui la sola presenza degli operatori dell’Angsa non sarà sufficiente a coprire gli spazi interni. Ad ogni buon conto, sono allo studio anche soluzioni alternative a quelle delle associazioni di volontariato. Il fatto che l’ex materna venga ora adibita a scopi “nobili” – al netto dello sconforto causato dalla chiusura di un plesso storico che funzionava ed era stato da poco ristrutturato – è comunque considerata una bella iniziativa dagli abitanti di Fondotoce.