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Cultura | 04 agosto 2025, 16:37

“Souvenir d’archivio”: a Verbania la mostra documentaria dedicata ai giardini botanici di Villa Taranto FOTO

Fino al 29 agosto sarà possibile ammirare le carte che raccontano una storia iniziata nel 1862

“Souvenir d’archivio”: a Verbania la mostra documentaria dedicata ai giardini botanici di Villa Taranto FOTO

È dedicato a “I Gardini di Villa Taranto. Sogno e realtà d’una passione botanica” il primo “Souvenir d’archivio”, la mostra documentaria dedicata al parco botanico famoso in tutto il mondo, inaugurata stamattina sotto i portici dell’Archivio di stato di Verbania, in via Cadorna, alla presenza del direttore di Villa Taranto Andrea Cottini e dell’assessore alla cultura Luciano Paretti.

La villa attorno alla quale il capitano Neil Mc Eacharn ha creato i giardini è censita in catasto dal 1870. Prima proprietaria la famiglia Orsetti. Ma il “racconto” svelato dalle carte d’archivio parte prima. Dalla mappa della collina della Castagnola del 1862, quando il comune di Pallanza iniziò a vendere a lotti i terreni alle famiglie nobiliari e dell’alta borghesia commerciale e industriale che volevano realizzare delle ville. La villa subì diversi cambi di proprietà fino al 1931, quando fu acquistata da Mc Eacharn. All’epoca aveva 4 piani e 57 vani. Mc Eacharn, divenuto proprietario della villa, avviò trattative col comune per acquisire i terreni circostanti e, dal 1934 al 1938, presentò diversi progetti, tutti redatti dall’architetto Palumbo, per un passaggio pedonale, due ponticelli, un viadotto. Non tutti realizzati anche perché nel 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, espatriò prevedendo di rientrare l’anno successivo. Al 1939 risale la prima donazione allo Stato italiano, rinnovata nel 1952 controfirmata per conto del governo dell’epoca da Giulio Andreotti, sottosegretario alla presidenza del consiglio.

La mostra documentaria, allestita in teche sotto il porticato, oltre ai documenti, raccoglie una cartella stampa consultabile anche on line (sul sito www.giornalidelpiemonte.it) che documentano la progressiva fama dei giardini come meta turistica internazionale. C’è anche una postazione sulla quale su succedono i filmati – cinegiornali e servizi tv – dedicati a Villa Taranto. C’è anche lo spartito di una canzone.

A Mc Eacharn, quand’era ancora in vita, fu conferita la cittadinanza onoraria di Verbania, che nel frattempo aveva assorbito Pallanza. E, alla sua morte nel 1964, fu adottata una delibera che consentisse la sepoltura all’interno dei giardini, nella cappella che ancora oggi ne conserva le spoglie mortali. Fu anche deciso, trascorsi i 10 anni dalla morte, di dedicargli via Michelangelo Buonarroti. Decisione successivamente modificata con la dedica del piazzale posteggio antistante l’ingresso da via Vittorio Veneto.

La mostra è visitabile fino al 29 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00.

Redazione

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