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BuonGiro | 31 maggio 2025, 08:00

Lo spettacolo al Giro dovrà aspettare l'ultimo atto del Colle delle Finestre: Del Toro-Carapaz sfida di nervi

La Uae copre bene la maglia rosa. Yates perde secondi. Cade Pellizzari nel finale, ma sta bene. Prodhomme vince a Champoluc dopo una maxi fuga

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Spettacolo? Ahi noi poco. Ma eravamo alla terzultima, la fatica si faceva sentire e la tappa era la più tosta di tutte. Ma c'è ancora oggi, il Colle delle Finestre che torna dopo 7 anni al Giro d'Italia e può scompaginare tutto.

Ieri ci si aspettava un attacco prima di Carapaz, Simon Yates, Gee e Caruso. Sono le utime occasioni e ridursi all'ultimo soprattutto se Del Toro come sta facendo vedere sta soffrendo poco non mi è sembrata la tattica migliore.

Il messicano dalla sua ha una squadra che fa il bello e il cattivo tempo. Majka è il gregario perfetto che in un'altra squadra lotterebbe sempre per la top ten. Idem McNulty che infatti è decimo. Arrieta è stato mandato nel fugone e poi è rientrato a dare una mano. Adam Yates il più sottotono del team ma comunque sempre essenziale. Insomma, attaccare un dream team del genere sarebbe complicato per chiunque. Anche se la Ef e la Visma durante la giornata non hanno sonnecchiato, anzi.

Yates ha comunque perso 30 secondi da Del Toro e 28 da Carapaz dopo l'attacco proprio dell'ecuadoriano a cui ha risposto la maglia rosa.  E la sfida a questo punto sarà tra loro due e stanno venendo meno i dubbi sul messicano e la sua tenuta sulle grandi salite.

A Champoluc ha vinto il francese Nicolas Prodhomme, già quinto a Castelraimondo e Asiago, dopo una giornata passata con un nutrito gruppo di fuggitivi messi poi tutti a perdere. Rimanendo solo con Carlos Verona e un ottimo Tiberi e staccandoli poi a 28 km dall'arrivo vincendo la sua seconda corsa nel 2025 dopo una tappa al Tour of the Alps. Anche se questa è al Giro e difficilmente la dimenticherà. Con le sue lacrime dopo un professionismo arrivato tardi per via degli studi che racchiudono un cerchio fantastico. Mi ci rivedo un po'.

Tornando a Tiberi dopo i giorni di crisi ieri si è messo in mostra e nel finale fiero scudiero di Caruso. Peccato nella volatona finale la caduta di Pellizzari. Errore di gioventù. Per fortuna sta bene.

Ora arriva l'ultimo atto. Fateci un po' sobbalzare dal divano. Ultimo sforzo.

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati

20° Tappa, 205 km e altri 4500 metri di dislivello da Verrès - Sestrière (Vialattea). Ancora quest'ultima tappa prima della passerella finale di Roma, e che tappa. Dopo una prima parte pianeggiante si entra nel Canavese dove con una serie di sali e scendi che precedono la salita del Colle del Lys si arriva a Susa per andare ad affrontare il Colle delle Finestre (Cima Coppi). 18 km con pendenza praticamente costante al 9.2% dall’inizio alla fine dove i primi 9 km sono asfaltati, mentre i successivi 9 km sono sterrati fino alla vetta. Durante la prima parte della salita si incontrano 29 tornanti in meno di 4 km (fino alla vetta sono 45 tornanti). Attenzione anche alla discesa che è molto impegnativa, ristretta ed esposta nella prima parte fino a Pian dell’Alpe. Infine l'ascesa finale ai 2033 metri dell'arrivo di Sestriere con una salita pedalabile al 5%. Il Giro è finito solamente al termine di questa tappa, un'ultima settimana molto impegnativa che potrebbe regalare sorprese nella tappa odierna.

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Luciano Parodi

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