Ancora contratti senza rinnovo, con 200mila persone coinvolte in tutta Italia e oltre diecimila solo in Piemonte. Continua la mobilitazione della Sanità privata, questa volta per gli accordi Aris-Aiop, per cliniche private rsa, scaduti rispettivamente da 6 e 12 anni.
La protesta
La protesta si è raccolta di fronte al Grattacielo della Regione, nonostante il maltempo che ha costretto diverse centinaia di lavoratori a ripararsi sotto la zona coperta dell'edificio, mentre i sindacalisti sono stati ricevuti dagli assessori regionali Maurizio Marrone (welfare) e Federico Riboldi (Sanità).Si tratta di un "bis", dopo la protesta di lunedì scorso che aveva riguardato sempre l'assistenza e la sanità privata, ma per il contratto Uneba, scaduto da 4 anni.
Le due associazioni, dicono i sindacati, hanno però negato entrambi, vincolandoli al finanziamento da parte dello Stato. Una risposta ritenuta inaccettabile dai rappresentanti dei lavoratori di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
"Revocare l'accreditamento per chi non rinnova i contratti"
“I presìdi – dichiarano i sindacati - sono per noi l’occasione per chiedere a gran voce che venga revocato l’accreditamento alle strutture che non rinnovano i contratti o che applicano contratti che non rispettano la dignità del lavoro garantendo salari dignitosi"."Queste strutture, destinatarie di appositi finanziamenti pubblici da parte delle singole Regioni, stanno continuando a svilire e sottopagare oltre 200mila lavoratrici e lavoratori che ogni giorno si prendono cura di chi ha bisogno di assistenza".
"Il governo deve trovare soluzioni che garantiscano ai dipendenti, a parità di lavoro, stessi salari e diritti di lavoratrici, lavoratori e professionisti della sanità pubblica. Non intendiamo fermarci fino a quando non sarà adeguatamente riconosciuta la loro professionalità” concludono i sindacati.
"Nell’incontro odierno con gli assessori regionali Riboldi, Marrone e Chiorino, è stata accolta la nostra richiesta di valutare la revoca degli accreditamenti alle parti datoriali che non dovessero rinnovare i contratti siglati da Cgil Cisl Uil o applicare contratti pirata. La nostra attenzione rimane comunque alta e pertanto continua lo stato di agitazione e siamo pronti a mobilitarci in assenza di risposte risolutive. Nelle prossime settimane la regione si è impegnata a riconvocare il tavolo sindacale dopo aver incontrato le parti datoriali”. Questo il commento di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Piemonte al termine dell’incontro in Regione.