“Nei prossimi mesi vi aspettano un compito impegnativo ma anche una straordinaria opportunità, quella di scoprire la materia che realmente vi interessa, di coltivare una passione e di esprimere tutto il vostro talento!”. Sono le parole che il sindaco Daniele Berio rivolge a tutti gli studenti di Omegna in occasione del nuovo anno scolastico.
“Tutti noi abbiamo delle capacità, si tratta solo di scoprirle e di coltivarle nel migliore dei modi – prosegue il primo cittadino -. La scuola è innanzitutto relazione e conoscenza gli uni degli altri...e a volte è anche scoperta di sé stessi. Apritevi, mettetevi in gioco, siate curiosi e abbiate fiducia…sono certo che i vostri insegnanti sapranno riconoscere e valorizzare le inclinazioni di ciascuno di voi e che questo istituto vi fornirà le competenze tecniche per acquisire il vostro “saper fare”, cioè quel bagaglio di conoscenze che vi permetterà di realizzarvi nella vita adulta e che vi ripagherà del sacrificio che lo studio richiede”.
“Il mio augurio – si legge ancora nella nota del sindaco agli studenti - è che possiate trarre il massimo beneficio dal vostro percorso di formazione, così da affacciarvi alla vita adulta forti di un patrimonio che comprenda il “saper fare” e anche il “saper essere”. Saper essere un buon amico, un buon compagno, un buon allievo, un buon figlio, un buon cittadino e così via vuol dire sapersi rapportare in modo corretto sia nei rapporti individuali che rispetto alla comunità in cui si vive, si studia, ci si diverte. L’apprendimento del saper essere è, per sua natura, frutto di un lavoro di squadra che da un lato chiama a raccolta la famiglia, la scuola e le istituzioni e, al tempo stesso, richiede la vostra partecipazione attiva”.
Berio invita poi i ragazzi omegnesi a rivolgersi a lui e alle istituzioni: “Per quanto riguarda le istituzioni, ho forse già avuto modo di dire che non considero quella di sindaco una “carica” quanto piuttosto un “incarico” che comporta molte responsabilità, tra cui quella di fare il possibile per diminuire la distanza percepita tra le istituzioni (nel mio caso il comune) e i cittadini - soprattutto i più giovani. Non è un’impresa facile ma spero che almeno qui a Omegna, in una realtà tutto sommato piccola, insieme si possa segnare un’inversione di rotta, un inizio. Sono quindi particolarmente contento di essere qui oggi perché posso rivolgervi di persona l’invito mio e di tutta l’amministrazione a costruire insieme un percorso di reciproca conoscenza e vicinanza tra voi ragazzi e le istituzioni locali”.
“Per rompere il ghiaccio – dice il primo cittadino - faccio il primo passo informandovi che sarò felice di incontrare personalmente chi tra voi, individualmente o come gruppo, desiderasse un appuntamento per presentare una proposta o evidenziare una problematica. Per stabilire data e ora sarà sufficiente scrivere all’indirizzo mail sindaco@comune.omegna.vb.it. Vorrei che poi – aggiunge - voi ragazzi sapeste che tutta l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine sono a vostra disposizione. Qualunque sia il vostro bisogno non abbiate davvero nessun timore a contattarci, direttamente o attraverso la vostra famiglia o la scuola. Voglio poi segnalarvi la presenza in città della consulta giovanile: è un gruppo di ragazzi molto attivo nel portare avanti le istanze dei giovani, e spero che qualcuno sia interessato a conoscere meglio la loro attività”. Infine, “come ultima cosa vi segnalo le tantissime associazioni di volontariato attive in città negli ambiti più diversi, dall’arte e cultura ai servizi alla persona, passando per l’ambiente e la promozione del territorio. Se avete piacere potete dedicare a queste associazioni un po' del vostro tempo libero: ne ricaverete un’esperienza sicuramente edificante facendo anche del bene alla comunità”.
“Concludo facendovi un grande in bocca al lupo per la vostra carriera scolastica – conclude Berio -. Il mio augurio è che possiate portare a compimento il vostro percorso brillantemente e iniziare la vostra vita di giovani donne e uomini padroni di una formazione di eccellenza tanto nel saper fare che nel saper essere”.