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Attualità | 02 agosto 2024, 18:30

Turismo, il sindaco Berio replica alle polemiche: "Cusio25 strumento importante per la città"

Il primo cittadino risponde alle accuse di Mattia Corbetta sulle strategie di promozione turistica di Omegna e del territorio

Turismo, il sindaco Berio replica alle polemiche: "Cusio25 strumento importante per la città"

Turismo, il sindaco Berio replica alle polemiche: "Cusio25 strumento importante per la città"

Dopo le polemiche sollevate da Mattia Corbetta, arriva la replica del sindaco Daniele Berio attraverso una nota molto lunga e dettagliata. Queste le sue parole:

“Il progetto Cusio25 – 25 comuni 1000 esperienze non si contrappone alla promozione turistica di Omegna ma, al contrario, la integra sollecitando un interesse verso il Cusio nel suo insieme dal quale la nostra città (capoluogo del Cusio) non potrà che trarre beneficio, insieme a tutto il comprensorio.

È un dato di fatto che il mercato turistico evolve verso la ricerca di vacanze sempre più emozionali, specializzate e tematiche: il settore delle cosiddette “special interest holiday” è infatti in costante crescita e apre interessanti opportunità per quelle destinazioni in grado di presentare ai visitatori un’offerta quanto più possibile ricca, varia e coordinata.

I tempi cambiano e così anche la domanda turistica, che oggi è più consapevole ed esigente. Noi amministratori e tutti gli operatori del settore dobbiamo essere consapevoli del fatto che più l’offerta è ampia e diversificata, più la destinazione risulterà attrattiva sul mercato a beneficio dell’economia locale. Responsabilmente, credo che i passi da compiere per lo sviluppo turistico e le strategie di promozione da adottare oggi non possano ignorare questo dato di fatto.

Questa è la ragione per cui non condivido le considerazioni di Corbetta in merito all’asserita maggiore efficacia di una sponsorizzazione “isolata” della città di Omegna: agita la solita polemica e solletica le corde del campanilismo, trascurando però di guardare oltre, di osservare come si muove il resto del mondo.

È interessante notare che pressoché tutti gli esempi di city branding (marchi che sponsorizzano una singola città) sono riconducibili a grandi metropoli o importanti città d’arte. Tra le città che hanno deciso di “correre da sole” ci sono ad esempio New York (chi non conosce il brand I LOVE NY con il cuoricino rosso?), Melbourne, Amsterdam, Firenze, Parma, Sanremo, Milano etc. Non sfuggirà a nessuno che si tratta di realtà molto diverse dalla nostra, senz’altro capaci da sole di esprimere un’offerta sufficientemente attrattiva.

Al di fuori di queste ipotesi, è invece assodato che il mercato premia maggiormente quelle destinazioni che rappresentano un territorio nel suo insieme, piuttosto che a una singola località. La ragione è evidente: “mettendo in comune” le proprie risorse il comprensorio riesce a esprimere un’offerta così ampia e diversificata da risultare attrattivo e competitivo, cosa che individualmente i singoli comuni non riuscirebbero a fare. Un esempio paradigmatico è il successo del marchio territoriale Alto Adige, nato ormai diversi anni fa per la promozione congiunta di tutti i paesi sparsi sul territorio e delle esperienze che offre. 

Non vedo quindi nessuna controindicazione per Omegna, ma semmai un’opportunità per tutti nel suggerimento di fare rete e “promuovere il Cusio come una destinazione” con una identificazione territoriale più ampia (e quindi più attrattiva) rispetto a quella dei confini municipali. 

Andando oltre la polemica e tornando al punto, è interessante considerare che l’evoluzione del turismo verso un approccio esperienziale fa senz’altro buon gioco al nostro territorio, perché porta in primo piano l’interesse per “tanti argomenti” utilmente spendibili di cui il Cusio nel suo insieme è ricchissimo. Pensiamo alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche;  al ricco patrimonio artistico, storico e culturale; alle molteplici opportunità di pratica sportiva outdoor offerte dal lago, dai corsi d’acqua e dalle montagne; alle numerose location adatte a ospitare grandi eventi di ogni genere (dai matrimoni alle competizioni sportive internazionali etc.); alle oasi di pace dove trovare  relax e benessere; alle eccellenze nel campo dell’ospitalità e dell’enogastronomia; alle tradizioni e al folklore. Nel Cusio c’è questo e molto altro, in parte ancora da far emergere.

Invito tutti a visitare il sito Cusio25.eu: penso che in molti resteranno sopresi dal grande potenziale espresso dal territorio nel suo insieme grazie alle bellezze e alle opportunità offerte da ciascuno dei 25 comuni cusiani.

Credo quindi che questa sia la strada da intraprendere. Ho avuto un primo fattivo incontro con alcuni sindaci del Cusio, con i quali abbiamo condiviso il progetto valoriale alla base del marchio Cusio 25 e valutato i primi obiettivi per il 2024 e 2025, e confido di poter incontrare anche gli altri sindaci quanto prima. Nei prossimi giorni incontrerò anche le associazioni sportive e gli enti del terzo settore che sono a mio parere importanti ambasciatori di quel saper fare e saper essere che caratterizzano il nostro territorio. Quello di Cusio 25 sarà un percorso a step nel corso del quale mi auguro di poter via via aggregare un sempre maggior numero di stakeholder. Lo spirito del progetto è reso efficacemente da una frase di H. E. Luccock: “Nessuno può fischiettare una sinfonia; ci vuole un’intera orchestra per suonarla”.

Daniele Piovera

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