Albertella verso il ballottaggio: "Vogliamo restituire a Verbania ciò che merita"

Sarà sfida tra Giandomenico Albertella e Riccardo Brezza al ballottaggio per le amministrative di Verbania. Il primo ha ottenuto il 30,2% dei voti, dato leggermente inferiore alle preferenze espresse per Brezza, che ha chiuso con il 37,27%. I due candidati hanno scalzato gli altri quattro sfidanti: Mirella Cristina con il 18,6%, Patrich Rabaini con il 9,6%, Michael Immovilli con il 3,5% e Paolo Caruso con l’1%.

Albertella, per il momento, si dice soddisfatto del risultato ottenuto e si concentra ora sul ballottaggio, in programma per il 23 e 24 giugno. Queste le sue dichiarazioni all’indomani della prima tornata elettorale.

Domanda retorica: soddisfatto?

"Sentiamo tutta la responsabilità di essere il primo “partito” a Verbania. E chiaramente ne siamo anche molto orgogliosi e grati. Grati per una fiducia che ci onora. Quando la città ascolta e apprezza il tuo programma e gli anni di duro lavoro in minoranza dirsi “soddisfatti” forse è riduttivo".

Nel gossip della vigilia vi davano testa a testa con Cristina, per la sfida a Brezza, avevate sensazioni diverse?

"Il nostro è un progetto nato nel cuore di Verbania per Verbania. Abbiamo ascoltato, incontrato i cittadini da ben prima della campagna elettorale. Eravamo fiduciosi perché viviamo e respiriamo la città, parliamo con le persone. Gli unici sondaggi che contano per noi sono i loro sorrisi. E vogliamo restituire a Verbania ciò che merita, questo ha fatto sì che il successo di stanotte non fosse del tutto una sorpresa".

Per il ballottaggio pensate a qualche apparentamento oppure puntate sul voto d'opinione di centrodestra, largamente maggioritario come dimostrato dal voto alle europee e a Cirio?

"I nostri alleati sono da sempre i verbanesi. Non svenderemo e non tradiremo la città. Continueremo a presentare a tutti, con forza e apertura, il nostro progetto per liberare il potenziale di Verbania. Siamo certi sia la risposta che i cittadini aspettano dopo 10 anni di mandato Brezza-Marchionini".

Sulla sanità come vi muoverete, incalzerete Cirio per avere tempi certi sulla ristrutturazione del Castelli?

"Abbiamo contribuito a salvare l’Ospedale Castelli e il suo Dea (senza il quale i servizi non resterebbero qui, lasciandoci una scatola vuota) quando il Pd di Verbania e la Regione Piemonte volevano chiuderlo per mandarci tutti in Ossola. Abbiamo raccolto firme e lottato con le unghie e con i denti. Lo abbiamo detto e lo ripeto: il Castelli non sarà salvo davvero finché la sua totale riqualificazione non sarà ultimata. Serve un’amministrazione attenta è irremovibile che spinga Cirio a mantenere gli impegni presi, e che nel frattempo faccia da ponte per attivare la Casa della salute, già finanziata, per offrire una sanità territoriale eccellente ai verbanesi".