Alberto Costanzo, avvocato, 62 anni, di Casale Monferrato, è candidato alla presidenza del Piemonte per “Libertà”, una delle sigle confluite in “Sud Chiama Nord. “Mi sono battuto fino all’ultimo – spiega ospite del gazebo di Michael Immovilli in piazza Ranzoni a Verbania – ma non è stato possibile perché il presidente uscente, Alberto Cirio, ha ristretto a soli 30 giorni il tempo di raccolta firme nella nuova legge elettorale che non ha eguali in tutte le altre Regioni. Posso farlo grazie all’ospitalità di ‘Sud chiama Nord”, un raggruppamento che non ha eguali perché consente a tanti soggetti politici che altrimenti non potrebbero farlo di presentarsi alle elezioni senza sottostare alla raccolta di firme”.
“Nel mio programma – prosegue - al primo punto c’è il superamento dei partiti, così come li conosciamo, che non consentono ai cittadini elettori di scegliere davvero da chi farsi rappresentare, Gli eletti devono rapportarsi direttamente coi cittadini nelle forme di aggregazione che decidono di darsi: associazioni, comitati costituiti, ecc. Riportare la politica sui territori che l’involuzione dei partiti ha espropriato. Nei partiti non è possibile fare davvero gli interessi di chi ti elegge. Me ne sono accorto nella mia lontana esperienza in Alleanza nazionale, dalla quale sono letteralmente fuggito nel 2001, prima ancora che si costituisse il Pdl perché non condividevo la forma partito del leader”.