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Digitale | 11 aprile 2024, 08:40

Rifiuti RAEE: l'importanza del corretto smaltimento di apparecchiature elettroniche ed elettriche

Rifiuti RAEE: l'importanza del corretto smaltimento di apparecchiature elettroniche ed elettriche


I rifiuti elettrici ed elettronici sono potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute, inoltre contengono molti materiali di valore che possono essere recuperati e riutilizzati nel ciclo produttivo.

Per questo motivo è fondamentale gestire correttamente i RAEE, ossia i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche come elettrodomestici, televisori, lampadine, stampanti e trapani (per approfondire “quali sono i rifiuti raee” a cura di magazine.lyreco.it).

L’Unione Europea infatti ha fissato già nel 2019 l’obiettivo del 65% di raccolta di RAEE all’anno in rapporto alle apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti, un target ambizioso sul quale il nostro Paese è ancora indietro nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni.

Secondo l’ultimo rapporto del Centro di Coordinamento RAEE, la raccolta ha raggiunto il 34,01% nel 2022 in Italia, con una contrazione del 3,1% nel 2023 dovuta soprattutto alla cessazione del bonus TV che ha portato a un minore ricambio di televisori e monitor.

Al contrario, la maggior parte delle categorie di RAEE è in aumento in termini di raccolta, offrendo uno stimolo importante per tutta la filiera impegnata nel recupero e nello smaltimento di questa tipologia di rifiuti.

Si tratta di un impegno che interessa non solo le aziende che si occupano della gestione dei RAEE, ma anche i privati e le imprese che devono smaltire questi rifiuti in modo conforme e conferirli presso impianti autorizzati o ad aziende specializzate nel recupero dei RAEE.

Come funziona lo smaltimento di RAEE nelle aziende


La Direttiva comunitaria 2012/19/UE e la normativa italiana D.Lgs. 49/2014 che la recepisce prevedono degli obblighi specifici per lo smaltimento dei RAEE nelle aziende.

In modo analogo a quanto sono tenuti a fare i privati, anche le aziende devono smaltire le apparecchiature elettriche ed elettroniche in maniera distinta rispetto agli altri tipi di rifiuti, assicurandosi che i RAEE vengano raccolti e gestiti in modo appropriato e conforme alle norme di legge.

In particolare, ogni RAEE va trattato in base al codice CER che identifica la tipologia di rifiuto, distinguendo i rifiuti pericolosi come i gruppi di continuità UPS e i monitor LCD da quelli non pericolosi come mouse, tastiere e cellulari aziendali.

I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche provenienti dalle aziende sono considerati RAEE professionali, quindi devono essere gestiti secondo quanto previsto dal produttore o dal Sistema Collettivo di riferimento.

In questi casi bisogna conferire i RAEE presso impianti di trattamento autorizzati, raccogliendoli in azienda all’interno di appositi contenitori in modo distinto in base al tipo di rifiuto RAEE e agevolando il corretto smaltimento di questi dispositivi da parte dei dipendenti attraverso un’apposita campagna informativa.

I vantaggi di una gestione ottimale dei rifiuti RAEE


Lo smaltimento corretto dei rifiuti RAEE garantisce numerosi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il primo beneficio è la protezione dell’ambiente, infatti questi dispositivi possono contenere delle sostanze pericolose per la natura come agenti chimici e metalli pesanti che non devono essere dispersi nell’ambiente.

Inoltre, la raccolta dei RAEE consente di recuperare materie prime importanti come oro, rame, nichel, neodimio, ferro, argento, palladio e varie terre rare, materiali di grande valore che possono essere riutilizzati secondo i principi dell’economia circolare.

Riciclare correttamente i RAEE permette anche di risparmiare energia, poiché il recupero delle materie prime richiede consumi energetici più bassi rispetto a quelli necessari per estrarre e produrre nuovi materiali.

In questo modo, è possibile ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera per mitigare l’effetto serra e il cambiamento climatico, ma anche tutelare le risorse e gli ecosistemi naturali. Smaltire a norma i RAEE contribuisce anche alla creazione di posti di lavoro, infatti il sistema di recupero e trattamento di questi rifiuti richiede molta manodopera specializzata.

Per le aziende si tratta anche di un impegno essenziale per garantire la piena conformità alle normative di legge, per evitare il rischio di sanzioni e preservare l’immagine aziendale assicurandosi che il brand sia percepito positivamente dalla collettività in termini di sostenibilità.

Ovviamente, lo smaltimento dei RAEE comporta anche dei costi, tuttavia si tratta di una spesa necessaria per adempiere agli obblighi di legge, favorire il recupero di risorse utili e proteggere la reputazione aziendale adottando una gestione ottimale dei rifiuti RAEE pericolosi e non.


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