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Attualità | 15 marzo 2024, 12:00

Stop all'impianto a biogas, CBO: "Soddisfatti, ma rimangono debiti sulle spalle dei cittadini"

Il Comitato Bassa Ossola commenta la decisione ufficiale di abbandonare il progetto sul territorio di Premosello-Chiovenda

Stop all'impianto a biogas, CBO: "Soddisfatti, ma rimangono debiti sulle spalle dei cittadini"

“Ieri sera alla Casa della Resistenza a Fondotoce si è riunita l’Assemblea Consortile in sessione d’urgenza che finalmente ha deciso di abbandonare il progetto per l'impianto di trattamento della FORSU in Comune di Premosello Chiovenda”. Così in una nota il Comitato Bassa Ossola, che commenta con soddisfazione la notizia. Queste le parole del CBO, che sottolinea però anche alcune criticità:

“Esprimiamo soddisfazione per il lavoro che da oltre un anno abbiamo portato avanti e le varie lettere e appelli rivolti ai sindaci, hanno portato ad un’interessante discussione. L’abbandono del progetto, secondo il nostro giudizio sbagliato fin dall’inizio per le svariate ragioni che da tempo ribadiamo legate al sito, alla vicinanza alle abitazioni ed al contesto ambientale e turistico in cui si sarebbe insediato, porta con sé oltre 211mila euro di debito per le parcelle dei professionisti (un progetto con errori di quantificazione progettuale che occorrerebbe verificare prima di pagare la parcella!) e la restituzione dei 2 milioni di euro (oltre gli interessi) già ricevuti come anticipo del finanziamento del Pnrr. Ricordiamo che solo una settimana fa lo stesso dott. Desanti, aveva dichiarato che le parcelle sarebbero state pagate con i soldi del Pnrr. Quante altre dichiarazioni dovranno essere smentite?

Nonostante queste cifre, che appaiono importanti per le tasche del cittadino che dovrà pagarle, e nonostante il tanto contestato progetto sia finalmente un capitolo chiuso, ancora si parla di acquistare il terreno del Comune di Premosello dove un tempo sorgeva il poligono militare. Tutti gli atti, intese e accordi intrapresi da ConSer Vco, ovvero Consorzio dei Rifiuti, con il Comune di Premosello, avevano come premessa la realizzazione dello stabilimento per il trattamento della FORSU con produzione di biometano e compost.

Il Sindaco Fovanna, che insiste sull’obbligo che il COUB avrebbe di acquistare il suo terreno, non ha perso l’occasione per rivolgersi ai suoi colleghi Sindaci ribadendo che ci sono state in questi giorni interlocuzioni con il Comune di Premosello sul tema della vendita terreni e che si dovrà trovare un accordo “che non faccia troppo male” ed “una soluzione che soddisfi entrambe le parti”. Ma in tutto questo i cittadini che ruolo hanno? Quando prevarrà il buon senso?

Il Sindaco Fovanna per mesi ha dichiarato che era obbligato a vendere il terreno per onorare gli accordi presi dall’amministrazione precedente, ora gli chiediamo di distinguersi dagli altri e di accogliere la nostra richiesta di modificare la destinazione d’uso del suolo prevista dal PRG in modo da eliminare definitivamente il pericolo. Pericolo che ancora incombe su tutti, poiché il Consorzio, che ancora non ha stabilito se e in che termini dovrà o meno acquistare il terreno, in ogni caso non ha dichiarato che cosa ci vorrà realizzare su tali aree. Ancora una volta vorranno tenere all’oscuro i cittadini, in violazione delle norme sulla trasparenza e sul coinvolgimento della popolazione sulle scelte che li riguardano?

Ci chiediamo per chi sarà vantaggiosa questa soluzione e riteniamo possa esserlo solo per il Sindaco di Premosello, dal momento che sarà l’unico Comune ad avere un ritorno economico da questa cessione. Tutti gli altri dovranno assumersi la responsabilità di giustificare ai propri cittadini un ulteriore debito, una bonifica e chissà che altro, perché come abbiamo avuto modo di capire in questi mesi, più si scava e più saltano fuori scheletri imbarazzanti.

I cittadini hanno tutti i diritti di poter esprimere la propria preoccupazione, ma ancor di più, come cittadini chiediamo rispetto e onestà da parte di quei cittadini che ognuno ha votato come propri rappresentanti e che, come tali, hanno l’onere e l’obbligo di fare le giuste valutazioni per evitare che siano inefficacemente spesi soldi pubblici. Il percorso per dire finalmente terminata questa battaglia è ancora lungo e tortuoso, il Comitato CBO continuerà quindi il proprio lavoro affinché i diritti dei cittadini vengano prima di qualunque accordo politico”.

Redazione

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