Una tassa ingiusta, che va stralciata. I frontalieri restano fermi sulle loro posizioni e lo hanno ribadito anche nella serata del 31 gennaio, quando si sono ritrovati in assemblea a Santa Maria Maggiore. A convocare la riunione (iniziata alle 20.00 e terminata poco prima delle 22.00) è stato il sindacato Unia Ticino e Moesa. Sala consigliare dell’Unione Montana Valle Vigezzo gremita di frontalieri, non solo vigezzini.
“Siamo qui per parlare di diritti”, ha esordito Giangiorgio Gargantini, del segretario regionale di Unia. “Lo ribadiamo ancora, questa tassa sulla salute è ingiusta e probabilmente anche illegittima e i sindacati italiani confederali, Cgil Cisl e Uil stanno facendo un approfondimento con i legali per vedere se è anticostituzionale. Noi continueremo la nostra battaglia, organizzeremo altre assemblee, saremo nei prossimi giorni a Olgiate nel Comasco, poi a Varese: dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti possibili per arrivare a fare abolire questa doppia tassazione, proprio così, perché i frontalieri pagano già le tasse”.
“Non siamo e non vogliamo essere la banca da cui attingere: ci alziamo prima dell’alba per andare a lavorare oltreconfine e torniamo alla sera, sacrificando gli affetti, non vedendo crescere i nostri figli. Come spendono i soldi dei ristorni i comuni non è affare nostro, ma non c’entriamo neppure con la sanità, noi paghiamo già le tasse, non le dobbiamo pagare due volte”, ha sottolineato il collega sindacalista di Unia, Eduart Braka. “Abbiamo già raccolto 7000 firme cartacee o oltre 11 mila on line: la petizione va avanti. Ora auspichiamo l’approvazione dell’ordine del giorno della provincia da parte di tutti i 74 Comuni del Vco”.
“Dobbiamo restare uniti, non riusciranno a dividere i frontalieri dai lavoratori residenti, questa è una battaglia di diritti che va portata avanti tutti insieme, anche con le istituzioni: un passo alla volta, si andrà fino a Bruxelles”, ha aggiunto ancora Gargantini. Tanti gli interventi dal pubblico (presenti in sala anche i sindaci vigezzini Claudio Cottini, Massimo Patritti e Tiziano Ferraris) da parte dei frontalieri. Parole a sostegno delle tesi dei frontalieri sono state spese, tra gli altri, anche da Stefano Costa, oltre che dal portavoce “storico” dei frontalieri del Vco Antonio Locatelli.