/ Attualità

Attualità | 31 maggio 2025, 14:45

Anche a Omegna attivo il centro antifumo dell’Asl Vco per chi vuole dire basta al fumo

L’Oms punta i riflettori sulle tattiche dell’industria della nicotina. In crescita l’uso tra gli adolescenti

Oggi, 31 maggio, si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare sui rischi del fumo e sostenere politiche efficaci di prevenzione. Il tema scelto per il 2025 — “Unmasking the appeal: Exposing industry tactics on tobacco and nicotine products” — invita a smascherare le strategie dell’industria del tabacco e della nicotina nel rendere i propri prodotti sempre più attraenti, soprattutto per i più giovani.

Nonostante i progressi degli ultimi anni, il tabagismo resta uno dei principali problemi di sanità pubblica: quasi un italiano su quattro tra i 18 e i 69 anni fuma, una percentuale che in Piemonte sale al 26,3%. Il dato più preoccupante riguarda però i giovani: secondo i dati 2022, circa un terzo degli adolescenti italiani tra i 14 e i 17 anni ha utilizzato negli ultimi 30 giorni almeno un prodotto a base di tabacco o nicotina, tra cui sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. Il consumo è leggermente più alto tra le ragazze, in particolare tra le 15enni (12% contro il 9,1% dei coetanei maschi).

Il fumo rappresenta un grave pericolo per la salute: riduce l’aspettativa di vita di circa 10 anni, è causa accertata di almeno 27 patologie gravi — tra cui tumori, malattie cardiovascolari e respiratorie — e contiene oltre 4.000 sostanze chimiche, di cui circa 60 riconosciute come cancerogene. La nicotina, sostanza psicoattiva presente naturalmente nel tabacco, è la principale responsabile della dipendenza, agendo sul cervello come una vera e propria droga.

Smettere di fumare produce effetti positivi già dopo poche ore: entro 20 minuti calano pressione e frequenza cardiaca; dopo 12 ore il monossido di carbonio nel sangue torna ai livelli normali; dopo poche settimane migliorano circolazione e funzione polmonare. E nel lungo termine i benefici sono ancora più evidenti: dopo un anno il rischio di infarto si dimezza, e dopo 15 anni torna pari a quello di un non fumatore.

In Piemonte sono attivi 30 Centri Antifumo, diffusi capillarmente sul territorio. Offrono trattamenti integrati — farmacologici e psicologici — a chi decide di smettere, con percorsi individuali o di gruppo. I centri fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale, della LILT o del privato sociale. L’elenco aggiornato è consultabile sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità (smettodifumare.iss.it).

Tra le strutture operative: a Novara e Borgomanero per l’Asl NO; a Omegna per l’Asl VCO; Alessandria, Asti, Torino, Biella, Cuneo, Vercelli, solo per citarne alcune. Si tratta di una rete importante, a disposizione di tutti i cittadini che desiderano migliorare la propria salute e liberarsi da una dipendenza che, purtroppo, inizia sempre più spesso tra i banchi di scuola.

comunicato stampa a.f.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore