Sono proseguite durante la giornata di oggi le procedure di intervento per il recupero del secondo corpo dell'escursionista colpito dalla frana che si è staccata domenica 24 settembre nei presso del lago dei Sabbioni in alta Val Formazza.
Il corpo della escursionista era già stato recuperato nella giornata di ieri. Sul posto i vigili del fuoco del team Usar specializzati in ricerca e soccorsi in macerie da dissesti statici o idrogeologici con attrezzature specifiche per rimuovere in completa sicurezza i grossi massi staccati.
Le operazioni di recupero sono state rese difficili dai continui distacchi di materiale friabile a monte del sentiero che collega il lago dei Sabbioni al rifugio Città di Busto Arsizio, tanto da dover predisporre delle sentinelle attive che avvisavano gli specialisti impegnati nei soccorsi in caso di improvvise scariche. Utilizzati anche i droni dei vigili del fuoco che hanno permesso di monitorare in maniera dettagliata i punti più soggetti a rischio crolli.
Il trasporto del materiale e del personale è stato garantito dagli elicotteri del nucleo di Malpensa e di Torino che hanno utilizzato i pratoni della frazione di Riale, ove era posizionata l'unità di crisi, come base logistica di arrivo e partenza. Sinergica collaborazione tra tutti gli enti del soccorso, vigili del fuoco, guardia di finanza e soccorso alpino civile che si sono impegnate nelle delicate ricerche e recupero in un'area franosa ad alto rischio con tutte le risorse a disposizione grazie anche ad unità cinofile e personale altamente qualificato per i soccorsi in ambiente naturale e montano.