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Digitale | 19 luglio 2023, 12:55

Quanto ha speso l’Arabia Saudita per i colpi sul calciomercato 2023

Quanto ha speso l’Arabia Saudita per i colpi sul calciomercato 2023

La Saudi Pro League continua ad attrarre a sé i campioni di tutta Europa. Ormai è chiaro a tutti gli appassionati come l’Arabia Saudita sarà la padrona indiscussa di questo calciomercato 2023. Sono sempre di più i top player che lasciano il calcio che conta, senza neanche troppi dispiaceri, alla volta del Medio Oriente. Come cambierà, senza tutti questi campioni, il calcio nel Vecchio Continente? Si può avere una prima risposta a questa domanda osservando le statistiche delle scommesse calcistiche per la prossima stagione. Intanto, però, le trattative estive potrebbero regalare presto nuovi colpi di scena.

Chi sarà il prossimo, faraonico acquisto degli sceicchi? In attesa di scoprirlo ecco una breve panoramica sulle ultime spese pazze targate Arabia Saudita.

Gli ingaggi in Arabia Saudita: il Paperone è il pallone d’oro Karim Benzema

Tra i club principi di questo calciomercato non si può non iniziare dall’Al-Ittihad. La società di Gedda, città portuale sul Mar Rosso, si è assicurata le prestazioni del pallone d’oro Karim Benzema. Dopo una vita al Real Madrid, il 35enne francese guadagnerà ben 100 milioni annui grazie ad un lungo contratto fino al 2026. Scelta analoga per l’ex Chelsea N’Golo Kanté, che si è “accontentato” di un biennale da 50 milioni di euro stagionali.

Un’altra realtà molto attiva sul mercato è l’Al-Hilal, che a differenza dell’Al-Ittihad ha dimostrato di non farsi troppi problemi a spendere anche per i cartellini dei calciatori. Lo dimostra il caso Ruben Neves: per il centrocampista portoghese il club di Riyad ha sborsato 55 milioni di euro. Stesso discorso per Sergej Milinkovic-Savic: l’ex Lazio si è trasferito nella capitale araba per poco più di 40 milioni di euro. Per lui un contratto che, bonus compresi, potrebbe sfiorare i 30 milioni annui. Anche Kalidou Koulibaly, ad un solo anno dal suo trasferimento al Chelsea, si è accasato all’Al-Hilal: percepirà uno stipendio di circa 30 milioni di euro netti a stagione.

Chiude l’elenco degli “ex italiani” Marcelo Brozovic: dopo nove stagioni all’Inter il croato è andato all’Al-Nassr, portando nelle casse dei nerazzurri 18 milioni.

L’intervista di Fulvio Collovati ad Andrea D’Amico: “Il nostro è un ‘secondo’ mercato”

Come abbiamo visto si tratta di cifre nel complesso fuori dalla portata del calcio italiano. Il nostro ormai è “un ‘secondo’ mercato, dove vengono acquistati giocatori giovani, per essere valorizzati e poi ceduti ad acquirenti più importanti”. Parola di Andrea D’Amico, uno che di calciomercato se ne intende. Il noto procuratore è stato ospite di Fulvio Collovati per un’intervista sull’egemonia del campionato saudita.

A proposito dei giovani, potrebbero essere proprio loro a porre le basi per la ripartenza del nostro campionato? Certo è che qualcosa deve cambiare: D’Amico, del resto, sottolinea come i numeri non mentano. “Lo spazio è sempre molto poco. Circa il 70% dei giocatori in Serie A è straniero. Per questi giovani talenti è sempre più difficile avere la possibilità di giocare in prima squadra”.

Tanto che spesso si preferisce “riaccogliere dei giocatori più importanti, che magari hanno fatto carriera in club importanti, e poi vengono qui a chiudere la carriera. Mi viene in mente Klose, che alla Lazio ha vissuto una seconda giovinezza, Di Maria, lo stesso Ronaldo”. Questo l'ultimo commento di D’Amico e Collovati.

 

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