Nei giorni scorsi da Fratelli d'Italia e da Gioventù Nazionale Vco è arrivata la proposta di intitolare una via, una strada o magari la passeggiata lungo la Nigoglia a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nelle dichiarazioni degli esponenti del partito di Giorgia Meloni non sono mancati riferimenti a Salvatore Baiardo. "l'uomo che ha fatto salire alla ribalta della cronaca Omegna, anche in questi mesi, con accostamenti non proprio lusinghieri riferiti alla mafia" hanno evidenziao Mattia Corbetta, Fabrizia Maggiola, Fabio Morelli ed Elisa Oglina.
Parole che hanno provocato la reazione di Baiardo, che ha diramato un comunicato stampa sulle parole che riportiamo integralmente.
"Giustissimo intitolare una strada, una via o la passeggiata di Omegna a Falcone e Borsellino: peccato solo che l’iniziativa venga proposto da “Neo-fascisti” della ultim’ora. Tutti i mali di Omegna secondo queste persone sono ascrivibili a me, io che per anni ho fatto l’imprenditore e ho fatto conoscere nel bene e nel male questo angolo d’Italia nel resto del mondo. Ho pagato ed ora da uomo libero voglio consigliare loro una piccola riflession: visto che secondo i giovani di Fdi io sarei il disonore di Omegna, perché non riflettono un po’ sul loro leader di partito. Risponde con un sacco di cose false e banali sulla morte di Borsellino e la necessità di “trovare i colpevoli” e in questo calderone infila anche me, neanche fosse una di una certa sinistra che forse non esiste più.Ci ricordiamo tutti di una Giorgia ragazzina davanti al cui sguardo scorrevano le immagini televisive della bomba di via D’Amelio.E un impegno, preso quel giorno, quel 19 luglio del 1992, quello di entrare in politica per lottare contro la mafia.Cara Giorgia, consentimi la confidenza, se vuoi davvero impegnarti sulla verità per Borsellino, devi partire da lì. Perché ci sono gli atti processuali e le sentenze.Non è cosa da campagna elettorale, mi rendo conto ma occorrerebbe farlo. Ci sono nomi e i cognomi dei magistrati e dei dirigenti di polizia che hanno partecipato al banchetto del depistaggio. Non sono “corpi separati”, ti assicuro.C’è la subitanea archiviazione del “processo mafia-appalti”, su cui indagavano Falcone e Borsellino.C’è la sentenza del processo “trattativa”, altro depistaggio di Stato, che ha assolto gli ex generali dei Ros Mori, Subranni e De Donno, le cui divise furono per anni e anni infangate dalla subcultura dell’antimafia militante, e che oggi noi tutti insieme abbiamo il dovere di onorare.E c’è anche l’ultima sentenza, quella che ha dovuto constatare la prescrizione dei reati contestati ai “pesci piccoli” delle forze dell’ordine.Ecco il mio consiglio ai giovani di Fdi: studiate le carte e non accanitevi contro un uomo che anche se per affetto famigliare ha commesso degli errori e li ha pagati".