Taglio del nastro, questa mattina, del Parco delle camelie Piero Hillebrand. “Un’idea nata ormai 4 anni fa – ha detto il sindaco, Silvia Marchionini – che siamo stati costretti a rimandare per i motivi che tutti conosciamo, in cui sono state piantate le 300 varietà catalogate da Piero Hillebrand nel libro ‘Le Camelie del Lago Maggiore’. Si racconta fossero 301 ma quella a lui dedicata provvide lo stesso Hillebrand a cancellarla”.
“Un parco pubblico collegato ad una libreria pubblica, liberamente accessibile”, ha spiegato in inglese Andrea Corneo, presidente della Società italiana della Camelia, ai partecipanti all’assemblea della Camelia Society international in corso fino a martedì 28 al centro eventi “Il Maggiore”. Valeria Angiolini, presidente del Garden club Verbania, e Giovanna Agosti, hanno ricordato Hillebrand di cui furono amiche.
Il vicepresidente Rino Porini ha portato agli ospiti della Camelia Society international il saluto della Provincia. L’approdo a Verbania della Camelia Society international si deve al presidente italiano del sodalizio, Gian Maro Motta. Il parco è stato progettato dall’agronomo Fabrizio Breganni, le piante sono state messe a dimora dalla floricoltura Bianchi di via delle Rimembranze.
Alla parte florovivaistica, con Valeria Angiolini e il Garden club Verbania, hanno lavorato Elio Savioli, curatore della Mostra della camelia primaverile e di quella invernale, e l’agronomo Renzo Bizioli.