Foto di olio cambio automatico tratta da autoparti.it
L’olio del cambio assolve a due fondamentali funzioni: ridurre l’attrito tra i componenti del sistema meccanico dell’auto in movimento e dissipare il calore. In virtù dell’importanza di questo fluido per il complessivo corretto funzionamento della macchina, in questo articolo verranno fornite alcune informazioni basilari sul suo funzionamento e cambio.
La riduzione dell’attrito ha luogo in quanto questo liquido si inserisce tra le parti meccaniche del motore, formando uno strato che limitandone il contatto fa di conseguenza diminuire la forza d’attrito. La riduzione del calore avviene invece in virtù del principio di trasmissione termica. La diminuzione del calore ha inoltre il pregio di prevenire l’usura delle parti meccaniche, allungandone la durata di servizio ed ottimizzandone il funzionamento. Le apposite coppe del cambio impediranno poi che i frammenti metallici prodottosi a seguito dell’attrito possano entrare in circolo, formando pericolosi depositi di materiale.
Le case automobilistiche consigliano di effettuare una generale verifica del livello dell’olio del cambio ogni 4 anni, in condizioni di guida normale, per quanto riguarda i cambi manuali. Nel caso che il livello di questo liquido sia al di sotto della norma sarà necessario
effettuare un rabbocco. Una sostituzione completa dell’olio avverrà solo su precisa indicazione del meccanico. Il motivo per cui il cambio completo dell’olio del cambio è necessario solo in poche occasioni risiede nella particolare composizione chimica di questo liquido, non sottoposto a residui di carbonio dovuti alla combustione che lo contaminano.
Nei cambi di tipo automatico l’olio va invece sostituito ogni 80.000 km di percorrenza. Si tratta comunque di un valore relativo, che può variare a seconda del modello dell’auto e dello stile di guida. In entrambi i casi si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria. Per completezza di informazione ricordiamo che il cambio automatico viene attivato per mezzo di un sistema comandato elettronicamente e tramite un convertitore di coppia. Il malfunzionamento di questo sistema di cambio è purtroppo nella maggior parte dei casi irreversibile.
La sostituzione dell’olio del cambio, soprattutto per le trasmissioni automatiche con convertitori di coppia, è un intervento che dovrebbe essere affidato nelle mani di un esperto meccanico, in quanto si accompagna con lo smontaggio e la pulizia di tutte le singole parti del sistema del cambio.
Per le vetture con cambio manuale questa è la procedura che si dovrebbe seguire:
Sollevare l’auto ad un’altezza ideale avvalendosi dell’ausilio di un ponte.
Individuare il tappo posto nella parte inferiore della scatola del cambio e svitarlo per fare fuoriuscire l’olio, proprio come si fa con l’olio motore.
Terminata l’operazione di svuotamento, richiudere il tappo ed individuare il dado posto nella parte superiore del cambio.
Svitare il dado suddetto ed inserire il nuovo olio nell’apposito recipiente.
I segnali più frequentemente possono indicare che è giunto il momento di una sostituzione dell’olio del cambio sono i seguenti:
Ritardato innesto della marcia.
Difficoltà ad inserire la prima e la seconda marcia.
Presenza di un suono di sferragliamento quando si cambia la marcia.
Presenza di macchie d’olio sotto gli ingranaggi.
Malfunzionamento della trasmissione automatica.
Ai fini di evitare una spesa inutile è sempre bene informarsi sul tipo d’olio più adatto alla propria vettura, non lesinando sul prezzo, in quanto un olio del cambio di qualità scadente potrebbe provocare dei gravi danni.
Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia stata utile.