All’asta le “Attrezzature Zeta”, storica fabbrica che ha dato lavoro a tantissimi operai bavenesi

Un pezzo di storia del lago Maggiore che se ne va. Il tribunale di Milano ha quantificato, nei giorni scorsi, in poco meno di un milione di euro il valore della “Attrezzature Zeta”, fabbrica bavenese dismessa ormai da anni.

L’edificio che sorge in via Partigiani 18 e che un tempo ha dato lavoro a tantissimi operai del posto, va dunque all’asta, in cerca di un acquirente. “Attrezzature Zeta”, va ricordato, operave nel settore delle officine meccaniche di precisione, producendo macchine su misura destinate a varie realtà industriali del Paese e si era guadagnata un posto di tutto rispetto nel novero delle imprese italiane. Piccola, ma già allora all’avanguardia, come ancora oggi viene ricordata -non senza una punta di rimpianto- da molti abitanti di Baveno, la “Attrezzature Zeta” era incappata in un momento di difficoltà, come tante altre ditte, fino ad essere costretta a chiudere i battenti.

Appena si è diffusa la notizia dell’asta, la rete si è “scatenata”. Diversi i commenti degli internauti nel gruppo '… Tu non sei di Baveno se…', su Facebook (“Ci ho lavorato un po' di anni nelle filiere della Montecatini”, così Bruna, mentre Gianpiero scrive: “Che brutta fine”). Ma anche tra i vicoli della città e nei bar, l’argomento tiene banco. “Un altro pezzo di storia locale che se ne va – commenta a VcoNews un lettore – ora speriamo ne facciano buon uso”. L’area è appetibile, c’è da sperare, come nel caso della ex Acetati di Verbania, che qualche imprenditore voglia appropriarsi dello stabile per rimetterlo in ordine e destinarlo a nuovo uso.