«La squadra è come una famiglia e noi siamo la tua seconda famiglia. Ci manca un compagno e vogliamo vederti rientrare in spogliatoio per finire la stagione insieme». Tommaso Marino, capitano del Legnano Basket Knights ha lanciato un accorato appello a Sebastiano Bianchi, il 29enne giocatore di basket di cui non si hanno più notizie da lunedì sera.
Una scomparsa dai contorni misteriosi di cui si sta occupando anche la trasmissione “Chi l’ha Visto!”, in diretta proprio dal palazzetto di Legnano. Li i compagni di Seba hanno provato a rivolgersi direttamente a lui, per convincerlo a dare notizie di sé. L’ipotesi infatti che abbia potuto compiere un gesto estremo non convince nessuno. «Era tranquillo e stava bene – ha confermato l’allenatore, coach Riccardo Eliantonio – Era stata una settimana di tensione, perché c’era il derby, ma Seba viveva un momento positivo». L’ultimo ricordo che i compagni hanno del ragazzo risale proprio a domenica. «L’unica stranezza, a cui sul momento non abbiamo fatto caso, è che dopo la partita non si è fermato per la doccia. Ha ascoltato il discorso dell’allenatore e ha lasciato lo spogliatoio. Non abbiamo nemmeno avuto il temo di salutarlo».
Sebastiano è tornato subito a casa, a Verbania, e ci è rimasto fino a lunedì sera, quando è uscito facendo perdere le sue tracce. L’allarme per la sua scomparsa è scattato il giorno dopo, quando è stata ritrovata la sua auto sulle sponde del Lago Maggiore e sono scattate le ricerche. In macchina sono stati trovati tutti i suoi oggetti personali, compreso il cellulare su cui insiste un altro mistero: pare che fosse vuoto, come resettato, e ora sono in corso indagini tecniche per recuperane il contenuto.
C’è un'altra stranezza legata alla scomparsa del giovane e l’ha riportata il fratello facendo un appello: «Sappiamo che quella notte, poco prima di dileguarsi nel nulla, Seba è stato con una persona che è arrivata con la sua macchina proprio dove mio fratello ha abbandonato la sua. Non so se questa persona abbia materialmente aiutato Seba, non mi importa. Vorrei solo dire, se sei un essere umano, di metterti in contatto con me per fornire alla mia famiglia qualsiasi informazione utile al ritrovamento. Forse non io, ma ti assicuro che mio padre e mia madre, che sono stati per entrambi i migliori genitori possibili, se lo meritano».
Intanto le ricerche sono proseguite per tutta la giornata di oggi, sia sul Lago che a terra con l'ausilio dei cani molecolari, ma senza dare risultati.