È in grado di diagnosticare più patologie l’ecografo acquistato con i proventi del 5 per mille indicato nelle dichiarazioni dei redditi compilate negli uffici di Confartigianato.
L’ha spiegato, la mattina dell'11 ottobre nella sede dell’associazione in corso Europa, il dottor Paolo Gramatica, primario dei Dea del Vco che ha in dotazione l’apparecchiatura: “È in grado di rilevare disturbi cardiocircolatori, nefriti, neurologie, patologie seguite dalla medicina interna. Anche se è in dotazione al Pronto soccorso può essere utilizzato anche dagli altri servizi”. “Col vantaggio – ha aggiunto il direttore, Amleto Impaloni – che il paziente bisognoso di più controlli non ha bisogno di spostarsi”. “La donazione di oggi – ha proseguito – è, per noi, l’occasione di far conoscere il ramo sociale della nostra attività. Non ci limitiamo ad assistere nelle pratiche i nostri associati. Lo scorso anno abbiamo donato un ecografo dello stesso tipo all’ospedale di Novara. Abbiamo finanziato la riqualificazione, a Novara, di monumenti dedicati ai caduti durante la prima guerra mondale. Approfitto della presenza della vicesindaco Marinella Franzetti per segnalare che eroghiamo contributi anche per la riqualificazione di beni di valore artistico architettonico”.
“Queste cooperazioni – ha ringraziato la direttrice generale dell’Asl, Chiara Serpieri – sono molto utili per rinnovare le attrezzature tecnologiche che vano sostituite entro un numero relativamente breve di anni”. “Come assessore alle politiche sociali – ha commentato Franzetti – non posso che apprezzare operazioni, come questa di Confartigianato, che vanno nella giusta direzione. Ultimamente, per ciò che riguarda il nostro ospedale, accadono solo cose belle”.
“Oltre alla donazione – ha informato Impaloni – questa mattina presentiamo, con l’amico e presidente Francesco Pesce, la convenzione sottoscritta con l a Lilt che mette i nostri uffici a disposizione per la compilazione di pratiche che vanno presentate quando ci si ammala di tumore. Pratiche gratuite. Sensibilizzeremo, in particolare, le nostre associate, parrucchiere ed estetiste, a segnalarci i casi a loro conoscenza. Spesso sono proprio loro a venire a conoscenza di loro clienti che si ammalano o di familiari delle loro clienti”.