Sono oltre 25mila le imprese artigiane perse dal Nord Ovest negli ultimi dieci anni. In particolare, 21.063 in Piemonte, 3.619 in Liguria e 654 in Valle d'Aosta.
Il fenomeno, riporta il sito di informazione economica Enordovest, emerge dal nuovo studio di Unioncamere e Infocamere sulla base di Movimprese. Al 31 marzo di quest'anno, le imprese artigiane attive risultano 114.508 in Piemonte (-15,5% rispetto a dieci anni fa), 43.184 in Liguria (-7,7%) e 3.554 in Valle d'Aosta (-15,5%).
“Le imprese artigiane diminuiscono, la classe imprenditoriale invecchia ed è meno fiduciosa sul futuro -riporta lo studio di Unioncamere e Infocamere -e nonostante l’artigianato pesi per il 9,5% sul Pil e rappresenti il 21,2% delle imprese, il mestiere dell’artigiano rischia di attrarre sempre meno giovani”. In Italia, in dieci anni si sono perse 28mila imprese di under 30, diminuite del 41,9% rispetto al 2011. Mentre sono cresciute del 47% le ditte individuali guidate dagli over 70. La difficoltà di ricambio generazionale potrebbe quindi mettere a dura prova il futuro dell’imprenditoria artigiana.
Su questa situazione ha pesato ulteriormente l'effetto pandemia. Come sottolinea Enordovest, nel 2020 il 70% delle imprese artigiane ha subito una riduzione di fatturato contro il 63% delle altre aziende. E anche sul futuro gli artigiani sono molto cauti. Solo il 54% prevede di recuperare i livelli produttivi entro il prossimo anno, una quota che scende addirittura al 46% per quelle realtà artigianali alle prese con problemi di passaggio generazionale. A rilevarlo è un’indagine del Centro Studi Tagliacarne, secondo cui però gli investimenti in digitalizzazione e green fanno salire sensibilmente le prospettive di ripresa abbattendo le distanze con le altre imprese: il 63% degli artigiani che ha investito in digitale e il 58% che ha puntato sulla sostenibilità contano infatti di recuperare entro il 2022.
La qualità dei prodotti rimane comunque per l’artigianato un fattore essenziale di competizione: il 43% delle imprese artigiane punta esclusivamente su questa leva per battere la concorrenza, contro il 39% del resto delle altre imprese.
Il profilo dell’impresa artigiana resta fortemente ancorato alla dimensione individuale. Alla fine di marzo di quest’anno il 77,7% di tutte le imprese artigiane operava con la questa forma, una percentuale del tutto in linea con quella rilevata dieci anni prima (78,1%). Le imprese artigiane individuali in Piemonte sono il 79,3%.
Analizzando il progressivo spostamento dell’età dei titolari di imprese artigiane emerge che nel Nord Ovest la situazione appare più bilanciata di quella nazionale. La riduzione dei titolari under 30 tocca più da vicino gli uomini (-46% nel periodo) che le donne (-24%), mentre l’invecchiamento colpisce più le donne degli uomini (+72% le over 70 artigiane contro il +45% ).
Quanto al genere, evidenzia Enordovest, quello dell’artigiano resta ancora un mestiere a forte prevalenza maschile. Ma qualcosa sta cambiando, il "rapporto di genere” , ovvero quanti uomini per ogni 100 donne, è migliorato nel tempo passando da 535 del 2011 a 447 del 2021.