«Si è giocato con le vite umane. Lo dico non perché sia morto mio nipote e la sua fidanzata, ma perché le vittime sono i figli, i fratelli e i nipoti di tutti». Sono le parole di Luca Nania, lo zio di Alessandro Merlo, il giovane di Varese morto domenica insieme alla compagna Silvia Malnati nell'incidente della funivia del Mottarone.
«Adesso c'è tanta rabbia di fronte alla consapevolezza che si sia trattato di una negligenza. Ci sentiamo impotenti: il pensiero terribile che ci accompagna è la consapevolezza che le vittime in quegli istanti si sono resi conto di quanto stesse accadendo senza poter fare nulla». «Spero solo che Alessandro e Silvia - conclude lo zio - si siano abbracciati per un'ultima volta. Anzi, ne sono sicuro perché si amavano tanto».
Questa sera nella chiesa di Santa Maria a San Fermo ci sarà una messa di ricordo per i due giovani, che convivevano nel quartiere. Le salme arriveranno domani e sempre domani pomeriggio alle 15, in Santa Maria, si svolgeranno i funerali di entrambi in un'unica cerimonia.