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Attualità | 24 aprile 2021, 18:40

In tanti alla manifestazione 'Liberiamo il Castelli', assente il centro destra verbanese

Giovedì verrà consegnato lo studio dell'Ires sul possibile futuro della sanità del Vco

In tanti alla manifestazione 'Liberiamo il Castelli', assente il centro destra verbanese

Il centrodestra verbanese s’è ricompattato nell’astenersi dal partecipare a “Liberiamo il Castelli”, oggi pomeriggio davanti all’ospedale di Verbania. Presente il solo Giorgio Tigano (gruppo misto) in rappresentanza del Comitato “Difendiamo i tre ospedali”.

Forza Italia con un comunicato diffuso in mattinata dall’onorevole Mirella Cristina, “Insieme per Verbania” - Voce Libera Vco con una telefonata all’ultimo momento a Laura Sau, firmataria con i colleghi Giovanni Battista Finocchiaro e Giovani Alba dell’appello ai colleghi consiglieri comunali all’iniziativa cui aveva aderito, tra gli altri, proprio la minoranza consigliare guidata dal candidato sindaco di centrodestra Albertella. Si sono sfilati in silenzio Fratelli d’Italia e i due consiglieri di Prima Verbania, Mattia Tacchini e Katiuscia Zucco, che hanno aderito al Patto federativo con Fdi. Scontata l’assenza della Lega Salvini i cui consiglieri, Michael Immovilli e Luigi Airoldi, s’erano assentati dal voto in consiglio comunale.

Ad aprire la manifestazione la parola d’ordine “Liberiamo il Castelli” scritta con lettere bianche su sfondo rosso indossate, a mo’ di pettorina, da alcuni manifestanti. Presenti, con la fascia tricolore, i sindaci di Verbania Silvia Marchionini, Vignone Maurizio Archetti – componenti la Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl – Ghiffa Matteo Lanino e Caprezzo Pierangelo Ballardini. Presente anche il sindaco di Gravellona, Gianni Morandi, nella sua doppia veste di sindaco e presidente della Rappresentanza dei sindaci. Morandi ha confermato che giovedì 29, sul tavolo dell’organismo ristretto, arriverà lo studio dell’Ires (Istituto regionale edilizia sanitaria) sul quale si sono diffuse voci che preoccupano i sindaci di Verbano e Cusio che temono un depotenziamento del Castelli a scapito del futuro ospedale nuovo in Ossola.

Sau e Finocchiaro hanno ribadito le ragioni dell’iniziativa: la difesa dell’esistente: il ritorno dei reparti e delle prestazioni ambulatoriali spostate al San Biagio per l’emergenza Covid. Poi però le preoccupazioni suscitate dalle indiscrezioni a mezzo stampa sul piano di edilizia sanitaria sono emerse. “In questi anni – ha detto Morandi – c’è stata, da parte della maggioranza in Regione, una mancanza di rispetto nei confronti degli organismi istituzionalmente preposti, la Rappresentanza e la Conferenza dei sindaci. Giovedì sapremo. Da qualche giorno da Torino arrivano voci tese a rassicurarci vedremo”.

Redazione

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