L'allarme era stato lanciato alcuni giorni fa nella nostra Regione da Ance Piemonte e Valle d’Aosta e Confindustria Piemonte, che avevano denunciato l’eccezionale rincaro nei prezzi di acquisto di materie prime, derivati e conseguentemente dei principali materiali da costruzioni. Aumenti di entità così elevata da rischiare di compromettere la regolare prosecuzione dei lavori affidati.
“Gli impatti sulla produzione e sugli scambi commerciali causati dalla pandemia -affermava il Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila- hanno ridisegnato il futuro delle supply chain a livello globale, scaricando sul settore edile il caro materiali”.
Ance VCO si è unita alle richieste piemontesi e nazionali dell’Associazione di categoria "affinché Governo e Regioni confermino la causa di forza maggiore che impedisce il naturale svolgimento delle opere come contrattualmente concordate".
Anche Ance Vco rimarca come “i prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione hanno subito un significativo aumento. Questo incremento produce enormi difficoltà alle imprese appaltatrici, già gravate da sofferenze finanziarie e patrimoniali. I contratti non risultano più economicamente sostenibili, con il conseguente rischio di un rallentamento dei lavori in corso”.