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vconews.it | 03 aprile 2021, 12:00

Cannobio, resta irrisolto il problema dei rifiuti speciali

Sull’argomento avevano presentato un’interpellanza le due minoranze. “Non ci si può limitare a prendere atto del nuovo regolamento, bisogna trovare una soluzione”

Cannobio, resta irrisolto il problema dei rifiuti speciali

Non s’è risolto il problema dei rifiuti speciali che gli artigiani, soprattutto quelli dell’edilizia e gli elettricisti, non possono più conferire da fine febbraio all’area ecologica autorizzata, causa modifica del regolamento, a smaltire solo rifiuti solidi urbani e poco altro, cartoni e plastica da imballaggio. Sull’argomento, al consiglio comunale di martedì 30, avevano presentato un’interpellanza le due minoranze, Progresso Insieme e Progetto Comune. “La risposta del sindaco Gianmaria Minazzi – riferisce Dario Ferrari (Progresso Insieme)- ci ha lasciati insoddisfatti. Non ci si può limitare a prendere atto del nuovo regolamento, bisogna trovare una soluzione. In termini, ad esempio, di tariffe scontate agli artigiani per compensare i maggiori costi cui sono costretti ricorrendo a ditte specializzate. O, ancora, coprendo il servizio con uno stanziamento da parte del Comune”.

Parzialmente soddisfatte, le minoranze, sulla richiesta di spostare dal mattino al pomeriggio l’orario d’apertura dell’ufficio turistico in piazza Martiri. “Lo scorso anno – spiega Ferrari – la cooperativa che gestiva il servizio lo apriva solo al mattino, dalle 9 alle 12. La nuova società sembra disposta a spostare l’apertura al pomeriggio quando di solito le richieste dell’utenza sono maggiori. Se ne riparlerà comunque a maggio quando, si spera, le attuali restrizioni verranno revocate”.

Nulla di definito, infine, per l’interessamento della famiglia Borromeo a rilevare la darsena in località Amore per farne l’attracco dei motoscafi in partenza per i Castelli di Cannero. “Il sindaco – informa Ferrari – ha confermato che, dalla richiesta informale dell’anno scorso, non s’è mosso più nulla. Noi chiediamo che ci si arrivi preparati, ad esempio affrontando il problema del posteggio di quanti s’imbarcheranno per i Castelli. Sul lungolago non si può posteggiare, bisognerà trovare un’altra soluzione”.


Redazione

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