(Adnkronos) - “Gestire l’autostrada del Brennero, che attraversa territori noti per costituzione ambientale e caratteristiche paesaggistiche naturali non è uno sforzo da poco. Se fino agli anni '70 circa, le infrastrutture erano viste come simboli di progresso e opportunità di mobilità, successivamente la percezione dei territori attraversati era quella di essere violati da queste infrastrutture, benché costruite nell’interesse collettivo. Sfruttare i punti di criticità per ripensare il modo di vivere la mobilità è sicuramente importante. Credo anche che le infrastrutture, da un punto di vista fisico, debbano restare più in mano al pubblico che al privato, perché le scelte si fanno rispetto ad esigenze più ampie e per farlo serve un approccio collaborativo”. Lo dichiara Carlo Costa, direttore tecnico generale dell’Autostrada del Brennero, intervenendo al panel ‘La sfida della sostenibilità tra società, economia e ambiente’ dell’edizione 2025 di Rebuild, la due giorni in svolgimento al Centro Congressi Riva del Garda (TN) il 6 e 7 maggio.
“L'elemento più rilevante è quello della digitalizzazione della mobilità, perché noi siamo realmente alle porte di un cambiamento che sulle infrastrutture, ma anche a livello urbano, rivoluzionerà tante cose della nostra vita - sottolinea - Credo che la digitalizzazione della mobilità necessiti di un investimento importante sulle infrastrutture, perché i veicoli sono ampiamente già in grado di scambiare anche quelli a basso costo. La mole di dati e di informazioni consentirà di aumentare la sicurezza, di inquinare di meno, di avere una capacità delle strade maggiorata senza la necessità di nuove strade”.
“L’autostrada del Brennero ancora oggi si caratterizza per due corsie per senso di marcia. Questo è oggetto in taluni periodi di critiche ma” tutto sommato “si bilanciano gli interessi di una domanda di chi chiede una mobilità efficiente e rapida e di chi, invece, privilegia l’ambiente. Questa peculiarità ha consentito ad autostrada del Brennero di fare da test per un crogiolo di iniziative che poi hanno avuto un impatto sulla transizione ecologica della mobilità. Immaginare di trasformare un'autostrada in un'opportunità per veicolare principi di mobilità sostenibile è un grande valore” conclude.