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Attualità | 13 agosto 2024, 19:20

Marchionini: "La riapertura di piazza Garibaldi non può che finire in sosta selvaggia"

L'ex sindaco di Verbania contesta la decisione di Albertella di far transitare nuovamente le auto a Pallanza

Marchionini: "La riapertura di piazza Garibaldi non può che finire in sosta selvaggia"

Marchionini: "La riapertura di piazza Garibaldi non può che finire in sosta selvaggia"

Sosta selvaggia in piazza Garibaldi, dopo la riapertura al transito. Lo denuncia, con tanto di foto postata su Facebook, l’ex sindaco di Verbania Silvia Marchionini: “Non può che finire così: ritorno al passato di auto in doppia e terza fila a Pallanza”.

“In attesa di leggere le indicazioni della delibera non ancora pubblicata (consente la sosta dopo le 23?) per ora questo è lo spettacolo, la sera – prosegue Marchionini -. Macchine in doppia o tripla fila sulla piazza o sono mezzi autorizzati? Il sindaco è ancora in tempo per fermare questa scelta che determina un passo indietro, dagli esiti negativi, per la città”.

L’albo pretorio on line del comune è aggiornato a lunedì 5 agosto. Dalle anticipazioni a mezzo stampa, la delibera che riapre al transito piazza Garibaldi dovrebbe essere stata adottata mercoledì 7, ed è entrata in vigore giovedì 8. In conferenza stampa, il 1° agosto, Giandomenico Albertella aveva motivato la riapertura al transito con la necessità di agevolare l’accesso al parcheggio multipiano di via Cavallini, 90 posti auto, accessibile solo da Villa Taranto. Che la decisione sarebbe stata presa in pochi giorni, senza attendere la predisposizione della segnaletica orizzontale sulla piazza, è apparso chiaro dal sopralluogo, lunedì 5, del sindaco Albertella, dell’assessore alla viabilità Monica Gulisano e dal comandante della polizia locale Andrea Cabassa, poco prima della conferenza stampa di presentazione del Palio Remiero. Quanto alla sosta, secondo le spiegazioni, dovrebbe essere consentita solo in 12 posti auto: sei sul lato di viale delle Magnolie, sei su quello di corso Zanitello. L’utenza automobilistica ha avuto bisogno di qualche giorno prima di “metabolizzare” la novità e di agire di conseguenze, anche in violazione di quanto anticipato a mezzo stampa sulla delibera di giunta non ancora all’albo.

Redazione

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