Sono tre i quesiti posti da Confartigianato ai 6 candidati sindaco di Verbania, invitati nella sede dell’associazione imprenditoriale in corso Europa.
Il primo relativo all’attraversamento della città, alla carenza di parcheggi in particolare per i lavoratori frontalieri e alla rispondenza del piano regolatore ad essi. Per Patrich Rabaini (Marchionini per Rabaini, Centro riformista, Alleanza civica per Verbania) “il Piano regolatore è idoneo e favorisce la prosecuzione delle buone politiche dell’amministrazione Marchionini negli ultimi dieci anni. La prova è che, subito dopo l’approvazione in consiglio comunale, si è fatto avanti un investitore per villa Poss. Per ciò che riguarda la variante leggera a lato del San Giovanni, a giorni verrà pubblicato il bando per l’assegnazione del secondo lotto”. Anche Michael Immovilli (Libertà. Immovilli sindaco) è favorevole al secondo lotto della variante leggera, “un’opera già prevista nel 2008 che poteva essere realizzata prima; per i frontalieri già allora era previsto un parcheggio a lato del secondo lotto, oggi ad ostacolare la viabilità sono i cantieri in corso d’opera, i lavori vanno spostati la notte”. Per Mirella Cristina (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega): “la carenza di parcheggi è particolarmente grave a Pallanza per la quale in consiglio comunale abbiamo votato per il raddoppio del multipiano in via Crocetta, e a Intra, a causa dei cantieri infiniti che secondo noi vanno spostati nelle ore notturne per non incidere sulla viabilità”. Per Riccardo Brezza “sulla mobilità in questi anni si è lavorato. Il parcheggio davanti al Maggiore non s’è potuto ancora realizzare perché l’area va bonificata, su Pallanza dopo via Crocetta siamo disposti a ragionare sulle aree limitrofe, in particolare sull’ex caserma dei carabinieri”. Che il piano regolatore, così com’è, non va, è evidente per Giandomenico Albertella (Verbania futura, Leali con Verbania): “Non prevede la circonvallazione e va inserita, la variante leggera deve spingersi fino a Possaccio e, da qui, collegarsi con la provinciale che sale a Bieno e scende a Fondotoce. Per i frontalieri il parcheggio va realizzato dietro a villa Simonetta, a Pallanza va concordata una soluzione con l’impresa del cantiere alle ex suore orsoline, riconvertita a parcheggio la ex caserma dei carabinieri, trovato un accordo con villa Mater a Suna dove va invertito il senso unico in uscita (soluzione, questa, condivisa anche da Cristina, ndr). Palo Caruso (Insieme Liberi per Verbania) propone la reintroduzione di libero bus, u m parcheggio all’entrata di Intra, un Pino regolatore che consenta solo la riutilizzazione dell’esistente e delle aree dismesse”.
Secondo quesito, la gestione dello smaltimento rifiuti. No di Rabaini all’aumento delle tariffe già deciso dall’assemblea del Consorzio: “Verbania continuerà ad opporsi, occorre razionalizzare ConSerVco, eliminare gli sprechi e proseguire nella differenziazione per ridurre i costi di smaltimento”. Per Immovilli, lo smaltimento “è una delle grandi emergenze. Nel nostro programma abbiamo previsto il bonus turistico: un contributo di 1 euro per presenza dalla regione, visto che siamo a 1 milione di presenze sarebbe 1 milione in più da destinare al ciclo dei rifiuti e 1 in meno da caricare sulle bollette”. Per Cristina “occorre considerare l’aumento legato al costo della vita ma non un euro in più: la raccolta differenziata va migliorata ed eventuali disfunzioni nella gestione di ConSerVco sanate”. Per Brezza “non è un’emergenza che nasce oggi, risale a quando è stato chiuso il forno inceneritore di Mergozzo e il Vco non è più autonomo nello smaltimento. ConSerVco è un’azienda partecipata anche dal comune che è il suo azionista di riferimento, le soluzioni vanno concordate tra comuni associati e azienda”. Albertella obietta: “È curioso che chi ancora amministra l’azienda (l’amministrazione uscente, ndr) dica: non sosterremo aumenti. Ci si doveva pensare prima anziché diminuire i servizi di spazzamento con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. L’8 e il 9 giugno si voterà anche per cambiare ConSerVco”. Caruso, memore dell’azione amministrativa in quota ai Verdi, ha ricordato: “Di raccolta differenziata me ne sono già occupato 20 anni fa, fui io a chiedere ed ottenere il potenziamento della raccolta differenziata che passò dal 20 al 72%. Occorre puntare sul riuso: oggi il materiale conferito alla discarica del Plusc viene distrutto, bisogna trovare il modo di riutilizzarlo e rimetterlo nel ciclo produttivo”.
Infine, la classica domanda: cosa fareste nei primi 100 giorni. Rabaini: “Rispondere quotidianamente alle richieste che arrivano giorno per giorno dai cittadini”. Immovilli: “Bisogna partire dall’avanzo d’amministrazione che troverà il prossimo sindaco, solo sapendo quanto c’è a disposizione si potrà procedere. Da subito, però, avvierei, la riorganizzazione della macchina comunale”. Cristina: “Invertire il senso unico in uscita a Suna, rimuovere le norme di salvaguardia del piano regolatore che impediscono di agire, allargare il raggio d’azione a tutto il Vco e oltre, al quadrante, perché Verbania è capoluogo e deve agire in questa prospettiva”. Brezza: “Un patto tra imprese e lavoro, una riformulazione della formazione professionale anche per andare incontro alle imprese che faticano a trovare personale qualificato, concertare un programma in dieci punti per il rilancio di Verbania”. Albertella; “Creare un brand non solo di Verbania ma dell’intero Lago Maggiore, trovare forme di collaborazione con la vicina Lombardia, arrivare ad una stagione turistica che duri 12 mesi. Non si può fare in 100 giorni, occorre lavorare subito per il futuro”.
Caruso: “Occuparsi di sanità, difendere la sopravvivenza di Verbania, anche se non dipende dal Comune attivarsi per l’abolizione del numero chiuso a Medicina, ridurre le perdite di acqua sulla rete idrica oggi al 50% anziché attingere dal lago inquinato dalle microplastiche, fermare gli insediamenti abitativi perché l’acqua delle falde si sta abbassando”.