Sulla tavola di Pasqua torna a farsi largo la qualità artigiana ma mancano pasticceri, panettieri e pastai artigiani. Solo in Piemonte e Valle d’Aosta sono 1.160 i pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da reperire. E' l'allarme lanciato da Confartigianato, che sottolinea come in Piemonte e Valle d'Aosta per queste figure professionali manchi oltre il 55% del personale richiesto dalle imprese.
I dolci pasquali
In Piemonte sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali 3.760 tra pasticcerie e imprese del settore dolciario - comparto che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria - con una alta vocazione artigianale: quelle artigiane sono 2.931, il 78%. Confartigianato spiega che, nonostante il persistere di alcune tensioni sui prezzi delle materie prime, si registra un deciso rallentamento dei prezzi della pasticceria: a febbraio quelli dei prodotti alimentari sono aumentati del 4%, mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita minore, fermandosi al +3,3%, in discesa rispetto al +3,9% di gennaio e al +4,2% di dicembre 2023.
Giovani da attrarre
"I maestri pasticceri, panificatori e pastai e i loro collaboratori sono un'eccellenza che non può andare perduta - spiega Marco Vacchieri, referente dolciari di Confartigianato Torino -. Se vogliamo mantenere il privilegio di allietare le nostre feste con i prodotti tipici di altissima qualità che nascono dalla ricerca delle materie prime e dal saper fare artigiano, dobbiamo risolvere il problema della manodopera. Da tempo siamo impegnati a far avvicinare i giovani al settore, mostrando quelli che sono gli elementi più attrattivi".