Sembra che i tempi di attesa per la valutazione del bando dedicato ai piccoli comuni, promosso da Casa Italia, si stiano allungando più del previsto. A sottolineare il problema è Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, tramite una nota.
“Sono lunghi i tempi che Casa Italia (Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) si è preso per valutare il bando sui progetti per i piccoli comuni, che nasce dal "Piano" previsto dalla legge 158/2017. Un bando che Uncem ha contestato per ben due proroghe date per candidarsi, anomalia tutta italiana, che disattende la legge 158 che parlava all'articolo 13 di lavoro insieme tra comuni e non progetti di campanile, che ora prende tempi lunghi per le valutazioni. Il totale dei progetti presentati ammonta, ad un primo conteggio del Dipartimento, a 2638 e si riferisce a 3359 comuni (60,9% dei comuni ammessi). Uncem auspica in un miglioramento dei tempi di gestione di questo e di altri bandi. Visto che i comuni, nelle candidature hanno tempi ridotti, proponiamo di rendere uguale il tempo di candidatura con quello di valutazione. Così, per equità ed efficacia unanime. Uncem auspica che i prossimi bandi, di tutti i finanziamenti, possono puntare su comuni che lavorano insieme e non sui municipalismi che tanto piacciono a chi vede la frammentazione quale punto centrale dell'autonomia, o viceversa. Lavorare insieme tra piccoli e grandi comuni genera fiducia e coesione. A vantaggio del Paese”.