In seguito alla visita del ministro Valditara alle scuole di Arona, si è sollevata una polemica che ha riguardato il dirigente scolastico dell’istituto Enrico Fermi, Giovanni Amato, il quale ha tolto dalle mani degli studenti alcuni cartelli che stavano utilizzando per una protesta del tutto pacifica. Sulla vicenda è intervenuta anche la Cgil, che si è schierata dalla parte degli studenti condannando il comportamento del dirigente. Di seguito il comunicato diffuso dal sindacato.
“La visita avvenuta ieri del Ministro Valditara alle scuole di Arona, mentre il Ministero dell'Istruzione e Merito diffondeva nelle scuole di tutto il Paese il progetto di Educazione alla relazione e al rispetto, si è trasformata in un momento altamente diseducativo a proposito della libertà di espressione, quella libertà sancita dall’articolo 21 della nostra
Costituzione, di imposizione di acquiescenza acritica all'autorità e a proposito del dovuto rispetto della persona e di ciascun allievo e ciascuna allieva.
Agli studenti e alle studentesse dell’IIS Statale E. Fermi di Arona, pacificamente riuniti per protesta davanti al loro Istituto per chiedere al Ministro fondi per le scuole e attenzione per gli studenti, sono stati per due volte letteralmente strappati i cartelli da parte del Dirigente
dell'Istituto.
Nella stessa mattinata gli studenti dell’IIS Cobianchi di Verbania hanno denunciato di essere stati tenuti in classe durante la visita del Ministro, probabilmente a scopo cautelativo riguardo a possibili forme di dissenso. Al momento dell'accaduto non vi è stata alcuna doverosa presa di posizione da parte del Ministro della Repubblica di fronte a un fatto di sconcertante gravità educativa. La visita non ha previsto peraltro alcun momento di confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori della scuola ma un invito a presenziare senza possibilità di intervento. Respingiamo con fermezza l'uso strumentale delle scuole nei nostri territori alla stregua di un accondiscendente teatrino promozionale.
Alle studentesse, agli studenti e alla comunità educante ribadiamo che Cgil e Flc Cgil sono al loro fianco: rivendichiamo insieme fondi e attenzione a chi studia e a chi lavora nella scuola pubblica e di Stato. Esprimiamo con forza massima solidarietà e vicinanza agli studenti e alle studentesse di fronte al grave atteggiamento di una carica che dovrebbe rappresentare per loro le Istituzioni e il Governo”.