Cristina Santucci (Lagostina): "Valorizziamo un mito dell'industria"

Una lunga esperienza alle spalle alla Coca Cola e in aziende digitali. L'Umbria, la sua terra, nel cuore, ed ora l'avventura come nuova amministratrice delegata di Lagostina. Da un mese Cristina Santucci si è insediata nel suo nuovo ruolo e sabato scorso era presente all'evento di Fabbriche Aperte.

"Sono arrivata in Lagostina in primis con un grande senso di orgoglio, con la voglia di valorizzare ancora di più un mito dell'industria, della cultura e della tradizione italiana. Sono cresciuta con Lagostina: quando si sposavano le mie cugine, uno dei regali preferiti erano i set di pentole. Ho cominciato a cucinare, con i consigli di mamma e zie, con le pentole Lagostina: l'ambizione è riportare questi prodotti, che sono nel cuore degli italiani, anche nelle loro case, nella vita quotidiana”. Racconta Santucci. “Per farlo programmeremo della campagne di marketing ad hoc per spingere un marchio che rappresenta un'eccellenza assoluta”, ha rimarcato la nuova amministratrice delegata.

Un occhio di riguardo poi per il sito produttivo di Omegna: "Qui c'è un know how tecnologico unico, si producono più di seicentomila pentole a pressione e pentolame per l'alto di gamma: a Omegna le cose si fanno bene ed è merito del giusto mix tra innovazione, tradizione e risorse umane, che per me vengono sempre prima di tutto". Lagostina guarda anche al mondo: "In Francia e Canada il nostro marchio è a livelli top, in Cina stiamo avendo un boom per la fascia medio alta: c'è un mercato ampio da conquistare al di fuori dei nostri confini e noi abbiamo l'ambizione di provarci e soprattutto di riuscirci".