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Cannobio | 13 agosto 2023, 12:09

Movida a Cannobio: il sindaco ci ripensa?

GIanmaria Minazzi firma una petizione online contro le modifiche votate dal consiglio comunale

Movida a Cannobio: il sindaco ci ripensa?

Il regolamento sull’orario di spegnimento degli amplificatori dei locali pubblici continua a dividere. Per le minoranze consiliari che, il 23 giugno, s’erano astenute sull’anticipo alle 23, e alle 0,30 nei fine settimana, sull’orario di spegnimento della musica nei locali, occorre ripensarci.

Per questo, nei giorni scorsi su Change.org, hanno lanciato la petizione “Cannobio, please don’t music!", chiedendo firme a sostegno della richiesta di cancellare le, pur timidissime, modifiche al regolamento. Raccogliendo, fra le altre, la firma del sindaco, Gianmaria Minazzi, che pure aveva proposto le modifiche regolamentari. Insorgono i promotori della petizione contro la “movida molesta” ai quali non erano piaciute le modifiche d’orario decise a maggioranza il 23 giugno, ritenute troppo modeste.

“Noi cittadini – scrive uno dei portavoce, Lillo Aliamonon possiamo tacere davanti a un sindaco, Gianmaria Minazzi, che firma una petizione di fatto contro se stesso e ad una minoranza consiliare che quella petizione ha lanciato in questi giorni, aggrovigliata in alcune contraddizioni”.

La revisione delle norme, per i promotori della petizione on line, soffocherebbe “l’organizzazione di serate musicali ed eventi sul territorio. Dopo qualche settimana dall’introduzione del suddetto regolamento si è verificato nei fatti che lo stesso è estremamente restrittivo: con le limitazioni e i controlli castranti e punitivi si è ri-aperta al strada che ci porterà dritto dritto verso un paese spento”.

“Nessuno – ribatte Alaimo – ha mai chiesto di silenziare la musica proposta da bar e ristoranti. Perché anche noi vogliamo Cannobio attiva, vivace, ricca di eventi ma nel rispetto dei cannobiesi e senza eccessi, schiamazzi, abbiamo semplicemente domandato, e tuttora domandiamo, il rispetto delle norme del regolamento comunale. In sintesi: il volume massimo di 70 decibel, la riduzione delle serate, il rispetto del regolamento che impone ai locali di non conferire il vetro oltre le 19, controlli adeguati dopo che l’ultima rilevazione Arpa ha registrato che le emissioni di due locali erano fuori norma".


Redazione

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