/ Cronaca

Cronaca | 21 giugno 2023, 18:53

Tragedia del Mottarone, archiviate le accuse per sei tecnici della manutenzione

Intanto il Consiglio Superiore della Magistratura ha assolto la giudice Donatella Banci Buonamici “per insussistenza dell’addebito”

Tragedia del Mottarone, archiviate le accuse per sei tecnici della manutenzione

Mentre si avvicina la conclusione anche della seconda proroga concessa alle difese per presentare documenti e chiedere nuovi interrogatori, escono definitivamente di scena sei degli indagati: si tratta di Rino Fanetti, Alessandro Rossi, Davide Moschetti, Fabrizio Pezzolo, Davide Marchetto e Federico Samonini, tutti dipendenti o collaboratori di aziende subappaltatrici che lavoravano per Leitner, la società altoatesina che aveva in capo la gestione dei controlli e della manutenzione dell’impianto. I loro nomi erano stati iscritti nel registro degli indagati per consentire la partecipazione alla fase dell’incidente probatorio. Il Gip del tribunale di Verbania Mauro D’Urso ha accolto le richieste di archiviazione formulate dal procuratore Olimpia Bossi e del sostituto Laura Carrera in sede di chiusura delle indagini.

E’ arrivata intanto sempre oggi davanti alla seconda sezione della Corte d’appello di Torino la causa civile intentata da Luigi Nerini, titolare della società di gestione della Funivia del Mottarone, nei confronti del Comune di Stresa. L’azienda di Nerini chiede il pagamento dei canoni da 143 mila euro l’anno fino al 2028 per un totale di circa 1 milione e 100 mila euro: una somma che la società aveva anticipato per i lavori di ristrutturazione e che il contratto di concessione prevede vengano restituiti in rate annuali. La causa aveva avuto il suo primo passaggio al tribunale civile di Verbania nel novembre dello scorso anno. Il giudice Vittoria Mingione, aveva respinto la richiesta della società.  Questa mattina la corte d’appello ha avviato la discussione, e, come conferma  il legale della società di Nerini, Valter Azzzolini,  ha fissato per le conclusioni una nuova udienza il 23 ottobre 2024. Sarà questa l’ultima udienza prima della decisione.

Della tragedia della funivia, si è parlato martedì anche a Roma, a Palazzo dei Marescialli, davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della Magistratura. Donatella Banci Buonamici, all’epoca dei fatti presidente della Sezione penale del Tribunale di Verbania e primo giudice per le indagini preliminari ad occuparsi della vicenda, è stata assolta dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura  “per insussistenza dell’addebito”: Banci era accusata di “violazione dei doveri di correttezza e diligenza” e “violazione delle disposizioni sul servizio giudiziario” per essersi auto-assegnata il caso “violando i criteri fissati nelle tabelle”. Nell’udienza la sostituta pg della Suprema Corte, Luisa De Renzis, ha chiesto l’assoluzione per Banci.

Secondo il magistrato “il provvedimento di auto-assegnazione aveva l’unico fine di garantire la funzionalità dell’ufficio“, anche perchè Banci in quel momento “faceva le veci del presidente del Tribunale, che era in ferie”. La scelta, ha aggiunto inoltre, “fu concordata con il presidente e con la stessa dottoressa Palomba, che il giorno successivo non avrebbe lavorato in sede”

ECV

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore