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Cronaca | 17 ottobre 2022, 18:39

La Cassazione sulla strage del Mottarone: "Perocchio e Nerini consapevoli dei problemi della funivia"

"I tragici fatti del 23 maggio 2021 hanno interessato una realtà aziendale che aveva già fatto i conti, in passato, con il conflitto tra le esigenze della sicurezza e quelle di natura economica"

La Cassazione sulla strage del Mottarone: "Perocchio e Nerini consapevoli dei problemi della funivia"

“Solida” è la motivazione con la quale il Tribunale del riesame di Torino, applicando gli arresti domiciliari all’ingegnere Enrico Perocchio (direttore della funivia del Mottarone) ha dichiarato attuale il “pericolo di recidiva e il pericolo di reiterazione”. Lo sottolinea la Cassazione  che ordina al riesame di valutare se “in vista della tutela delle persistenti esigenze cautelari” si possa applicare il solo divieto temporaneo ad esercitare la professione. 

Per la strage del Mottarone la Cassazione sottolinea, nel verdetto 39091 depositato oggi, che " mole di convergenti emergenze istruttorie che attestano, per un verso che Enrico Perocchio, pienamente consapevole al pari di Luigi Nerini, del problema manifestatosi e della necessità che, in assenza di un radicale intervento di manutenzione, l'impianto funzionasse con il freno di emergenza disinserito, ha espressamente avallato questo incauto modus operandi e per l'altro che i tragici fatti del 23 maggio 2021 hanno interessato una realtà aziendale che aveva già fatto i conti, in passato, con il conflitto tra le esigenze della sicurezza e quelle di natura economica”.

Le informazioni emerse dalle istruttorie hanno dunque "espressamente avallato questo incauto modus operandi" dei due dirigenti e dall'altra parte hanno attestato "che i tragici fatti del 23 maggio 2021 hanno interessato una realtà aziendale che aveva già fatto i conti, in passato, con il conflitto tra le esigenze della sicurezza e quelle di natura economica", secondo quanto si legge nel verdetto della Cassazione. 

Il rifiuto del Tribunale del riesame di Torino di accogliere la memoria difensiva di Luigi Nerini (titolare della concessione della funivia del Mottarone, crollata il 23 maggio 2021 con 14 morti) in vista dell'udienza del 28 settembre 2021, ha determinato "la lesione dei diritti" dell'imputato e "la violazione delle regole che presiedono alla motivazione delle decisioni giudiziarie". Per questa ragione strettamente 'formale' e che non entra nel merito delle esigenze cautelari, la Cassazione - verdetto 39091 depositato oggi, udienza 15 aprile - ha annullato l'ordinanza del riesame che aveva disposto i domiciliari.

Redazione

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