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Economia | 20 settembre 2022, 09:20

Esportazioni, il Vco registra un aumento del 28,1% nei primi sei mesi dell’anno

Nel Piemonte Nord Orientale +21,1% per le vendite all’estero, crescita in tutte le province, tra i settori spiccano tessile abbigliamento e chimica

Esportazioni, il Vco registra un aumento del 28,1% nei primi sei mesi dell’anno

Nel corso del semestre gennaio-giugno 2022 il valore delle esportazioni dell’area del Piemonte Nord Orientale, costituita dalle quattro province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, si è attestato poco al di sopra dei 6 miliardi di euro, registrando un aumento del +21,1% rispetto al corrispondente periodo 2021.

Il dato discende da dinamiche positive per tutti i territori, pur con intensità diverse e legate alle differenti specializzazioni produttive. In particolare il tessile abbigliamento, comparto più colpito dalla crisi legata alla pandemia e che rappresenta ben il 24,5% dell’export totale di quadrante, evidenzia una netta ripresa, mettendo a segno una variazione annuale del +33,8%.

La provincia di Biella, che in valori assoluti rappresenta il 16,8% delle esportazioni del quadrante nei primi sei mesi 2022, registra di conseguenza l’incremento più significativo in termini relativi, con un aumento pari al +33,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021, tornando ai livelli del primo semestre 2019.

La provincia di Novara che esprime il 51,7% del valore delle esportazioni del territorio, esprime una crescita del +21,6%, superando in valori assoluti anche il risultato del 2019, grazie alle buone performance di chimica, tessile abbigliamento e, seppure in misura minore, della meccanica.

Il Verbano Cusio Ossola registra un aumento percentuale del +28,1% rispetto al primo semestre 2021, a fronte di un peso sull’export del quadrante pari al 7,9%, con l’industria dei metalli a trainare la crescita.

La provincia di Vercelli, che rappresenta una quota del 23,6% dell’export dell’area, evidenzia un dato in aumento più contenuto, pari al +10,9%, influenzato dalla forte contrazione registrata dal comparto della farmaceutica-chimico-medicinale.

Allargando lo sguardo al contesto nazionale e regionale, nel semestre gennaio- giugno 2022 si riscontra una crescita annuale dell’export italiano (+22,5%), dato rispetto al quale la performance complessiva delle quattro province di Biella, Novara, VCO e Vercelli si pone poco al di sotto, superando, invece, il risultato piemontese (+18%).



Le vendite all’estero delle quattro province rappresentano il 21,4% del totale delle esportazioni piemontesi, percentuale che cresce in modo significativo in alcuni settori: le esportazioni del tessile abbigliamento dell’area rappresentano ben il 79,3% del totale del Piemonte, i macchinari il 24,7%, i prodotti chimici il 40,5% e gli articoli farmaceutici, seppure in forte contrazione nel primo semestre, il 53,4%.

Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale.

«I dati sull’andamento delle esportazioni nella prima metà dell’anno confermano il trend di crescita del nostro territorio, in linea con quanto registrato a livello nazionale» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Gli aumenti vanno letti tenendo anche conto che inflazione e rincaro dei prezzi delle materie energetiche rappresentano dei fattori critici, con un impatto sulla bilancia commerciale. In questo contesto è necessario sostenere e incentivare l’apertura internazionale delle nostre imprese, aiutandole a intercettare le occasioni di sviluppo del proprio business sui mercati esteri. A questo proposito la Camera di Commercio ha organizzato un ciclo di seminari su dogane e commercio internazionale, un’opportunità di formazione che viene offerta gratuitamente a imprenditori ed export manager dell’Alto Piemonte grazie al progetto Transform».

Focus Novara

Le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un incremento del +21,4%, costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale. Considerando le variazioni dei settori con maggiore peso in valore assoluto, i macchinari registrano una crescita più contenuta rispetto al dato rilevato nel primo trimestre, pari al +8,2%, coprendo il 27,8% del totale dell’export provinciale. Notevole l’incremento registrato dalla chimica (+35,1%), bene l’alimentare e il tessile abbigliamento, con dati in aumento rispettivamente del +29,6% e +22,7%. Per quanto riguarda i mercati di sbocco l'Unione Europea assorbe in questi primi sei mesi ben il 63,8% delle vendite all’estero, registrando un aumento del +21,9% rispetto al corrispondente periodo del 2021. La quota dell’export extra UE si attesta al 36,2% ed evidenzia anch’esso un incremento significativo (+21%). La Germania si conferma principale mercato di sbocco, con un aumento delle vendite del +18,8%, seguita dalla Francia (+24,7%), mentre il buon incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+20,1%) fa guadagnare al Paese il terzo posto nella graduatoria.

Le esportazioni extra UE crescono, oltre al peso degli USA, grazie anche alla forte ripresa verso la Svizzera (+62,5%) e, seppure su valori assoluti più bassi, verso la Cina (+184,3%).

Focus Verbano Cusio Ossola

Le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un aumento del +27,5%, costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale del Verbano Cusio Ossola. Guardando ai settori di maggiore importanza, anche in termini di valore assoluto del contesto economico locale, il comparto dei metalli di base e i prodotti in metallo registra una buona crescita, con un dato del +36,7%, arrivando a esprimere il 34,2% dell’export provinciale. Bene anche gli articoli in gomma e plastica (+31,7%) e la chimica (+32,1%), mentre risulta in lieve crescita il comparto dei macchinari (+3,3%).

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l'Unione Europea assorbe il 66,9% delle vendite all’estero, registrando una sostenuta crescita rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+37,3%). La quota dell’export extra UE si attesta al 33,1%, in aumento del +12,9%. Principale mercato di destinazione delle merci provinciali è la Germania, con un dato in aumento del +40,4%, seguita dalla Svizzera, che consegue un +31,8%.

Focus Vercelli

Nel complesso il dato è positivo (+10,9%) con il settore manifatturiero che rappresentare quasi in esclusiva la quota dell'export provinciale, registrando nel un aumento delle vendite all'estero allineato alla media vercellese. Tra i settori di maggiore peso il tessile abbigliamento segna un deciso incremento, pari al +34,9%.

Cresce, anche se con intensità più contenuta, il secondo comparto provinciale, quello dei macchinari (+10,3%), mentre appare in forte ripresa il chimico (+144,2%), con un incremento positivo anche per l’alimentare (+19,6%): segna, invece, una forte contrazione il settore farmaceutico chimico-medicale (-73,9%), che incide negativamente sul dato globale provinciale.

Per quanto riguarda la destinazione delle merci, nei primi sei mesi del 2022 il mercato dell’Unione Europea ha un’incidenza sull’export di poco superiore (51%) a quello dell’area extra-UE. La Germania si conferma il principale mercato di destinazione delle vendite all’estero (+16,7% l’aumento registrato), seguita dalla Francia (+23,2%). Nonostante il calo scontato dagli Stati Uniti (-8,5%), gli USA rimangono il terzo mercato di riferimento, seguiti dalla Cina verso la quale le vendite risultano in aumento del +18,6%.

Focus Biella

Le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un aumento del +32,9%, costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale. In netta ripresa i prodotti tessili (+40,2%), che rappresentano il principale settore (con una quota pari al 60,7% del totale export provinciale) nel cui ambito i tessuti registrano un balzo in avanti rispetto primo semestre 2021 (+78,8%). Bene anche i comparti dei filati (+21,9%) e degli altri prodotti tessili (+24,6%). In crescita del +33,8% anche gli articoli di abbigliamento.

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l'Unione Europea, che assorbe il 51,9% delle vendite all’estero, rimane nel suo complesso la destinazione principale dell’export biellese. L’aumento dell’export verso l’UE è del +34,2%. In crescita le vendite verso la Germania (+27,1%), che si conferma il principale cliente estero, e verso la Francia (+35%,) secondo mercato in ordine di importanza.

Le destinazioni extra UE coprono il 48,1% dell’export provinciale, con una crescita del +31,9%, trainata dalla crescita di domanda da Stati Uniti (+69,4%), Turchia (+48,3%) e Svizzera (+32,8%). Meno incisiva la crescita verso la Cina (+10,3%), a causa dei problemi economici del Paese che resta comunque il terzo mercato di riferimento.



C.S.

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