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Attualità | 14 settembre 2022, 18:53

Pensionata aronese vittima della truffa dei rilevatori antincendio

Lo rivela la Federconsumatori che in questi giorni sta ricevendo segnalazioni da tutto il Verbano

Pensionata aronese vittima della truffa dei rilevatori antincendio

Purtroppo, ciclicamente, è una truffa che sembra non avere mai fine: un incaricato che lavora per una Società (di solito una S.R.L.) che ha generalmente sede in Lombardia, propone l’acquisto porta a porta di un rilevatore portatile per le fughe di gas o antincendio, convincendo i mal capitati della necessità dell’installazione. Spesso la vendita è preceduta da cartelli pubblicitari affissi sul portone d’ingresso dei condomini.

Vittima una signora di 75 anni di Arona, la quale ha pagato il dispositivo antincendio con bancomat per 398,00 euro lo scorso 7 settembre. Il bene ha però un valore modesto di poche decine di euro, facilmente reperibile on line. Rivoltasi alla Sede locale di Federconsumatori Vco, si sta provvedendo ad esercitare il diritto di recesso entro i termini di legge con richiesta di restituzione delle somme.

A differenza del passato, rileviamo che questa volta il modulo consegnato è privo di alcuni elementi fondamentali per individuare con correttezza la Società venditrice (e che di fatto sta rendendo più gravoso il recesso), ovvero la partita iva e l’indirizzo pec. Se la Società a breve non restituirà l’importo, si agirà con l’azione civile di recupero del credito presso il Giudice di Pace di Verbania, e con le relative querele.

Peraltro in queste ore giungono altre segnalazioni dal basso verbano, segno evidente che nei giorni scorsi quella zona è stata maggiormente interessata dall’evento.

Si ricorda che l’installazione del dispositivo per legge non è obbligatoria, e che i venditori che propongono l’acquisto non sono tecnici delle società fornitrici di gas. Il consumatore ha quindi il diritto di vietare l’ingresso all’interno della propria abitazione. Fortunatamente i contratti predisposti da tali Società, seppur ben congeniati, trovano sempre un limite nelle tutele normative previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), infatti è sempre possibile per il consumatore esercitare il diritto di recesso, senza necessità di motivazione, entro 14 giorni dalla sottoscrizione della proposta o dalla consegna del rilevatore. L’unico costo è la restituzione a mezzo posta del dispositivo.

Chiunque avesse necessità di esercitare il recesso o chiedere un consulto sulla vicenda, si può rivolgere alla sede locale di Federconsumatori, sita a Pallanza in Villa Olimpia, o semplicemente contattando il numero 351.880.10.54.

C.S.

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