Imbrattata la statua “Bella Pallanza” di Troubetzkoy sul lungolago di Pallanza. La matrice del gesto sarebbe di stampo anarchico e l'autore è un uomo che le telecamere di piazza Garibaldi hanno ripreso durante l’atto vandalico della scorsa notte. Le immagini sono ora a disposizione della Questura e sul danneggiamento sta indagando la Digos. Oltre alla grande 'A' cerchiata l'uomo ha scritto sul marmo la strofa di una canzone di guerra antimilitarista e anarchica, composta durante la Prima Guerra Mondiale. Il monumento la “Bella Pallanza” è un'opera del 1895 dedicata a Carlo Cadorna, zio del controverso generale Luigi, che l'autore della scritta voleva più probabilmente prendere di mira.
L'atto vandalico (e il possibile equivoco dell'imbrattatore) è stato commentato dal presidente del Comitato 10 Febbraio di Verbania, Fabio Volpe. “L’ignoranza ha colpito ancora una volta. Rimaniamo basiti di fronte all’ennesimo, ingiustificato e sfrontato sfregio ai danni della nostra Storia”.
“La cosa che però più ci spaventa -prosegue- non è l’atto vandalico in sé (fatto comunque gravissimo, trattandosi di una statua di Troubetzkoy) a cui si può rimediare in dieci minuti. Ci disturba piuttosto l’incompetenza dei responsabili. In questi tempi di cancel culture, infatti, è probabile che questi aspiranti iconoclasti abbiano voluto colpire la memoria del generale Luigi Cadorna, personaggio chiave del fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale”.
“Ecco -conclude il presidente del C10F- , Luigi Cadorna può anche non piacere. Dopotutto il suo nome è legato a una delle più gravi disfatte militari della nostra Storia. Peccato che il monumento in questione sia dedicato a Carlo Cadorna, già senatore del Regno di Sardegna e ministro degli Interni del neonatissimo Regno d’Italia nel 1868, e zio del suddetto Luigi. Noi del Comitato ci offriamo di ripulire la scultura, come già abbiamo fatto per altri monumenti del territorio. Ci auguriamo anche che, una volta rintracciati, ai responsabili venga somministrata una pena esemplare, e allo stesso tempo, che gli stessi imparino a distinguere i personaggi storici, magari leggendo un libro ogni tanto”.