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Viabilità e trasporti | 27 dicembre 2021, 09:40

Sul Lago Maggiore il primo traghetto eco sostenibile italiano

Dopo la motonave Topazio, prima motonave ibrida in Italia, è la volta del San Cristoforo

Sul Lago Maggiore il primo traghetto eco sostenibile italiano

Ancora una volta la Gestione Governativa Navigazione Laghi, grazie a un mirato investimento e alla visione strategica del Management, ha affrontato una nuova sfida realizzando l’ambizioso progetto di transizione ecologica e tutela delle acque interne. Dopo la motonave Topazio, prima motonave ibrida in Italia, è la volta della Traghetto San Cristoforo, che ultimato il refitting propulsivo entra a far parte dell’era ibrida solcando le acque interne italiane del Lago Maggiore e diventando il primo traghetto eco sostenibile italiano.  

Come afferma anche dal direttore generale Alessandro Acquafredda “il refitting del traghetto San Cristoforo è un altro dei traguardi raggiunti. L’adeguamento progressivo della flotta verso una propulsione ibrida elettrica e in futuro la costruzione di imbarcazioni full electric è un percorso irreversibile di innovazione e trasformazione che Gestione Navigazione Laghi ha già intrapreso da diversi anni e costituisce una direttrice imprescindibile per lo sviluppo futuro del nostro servizio.”

La nuova motonave traghetto San Cristoforo costruita nel 1965 dai cantieri navali Breda di Venezia, è un traghetto bidirezionale che può essere, per questa caratteristica, governato da prora e da poppa, con una portata di circa 22 veicoli e più di 420 passeggeri. Con l’ultimo refitting propulsivo si è passato da una propulsione totalmente endotermica a una propulsione ibrida e full electric.  

Gli alloggiamenti dei locali propulsivi e di macchina sono stati completamente rinnovati in modo da accogliere i nuovi impianti tra i quali i ciclo convertitori considerati il “cuore” ibrido/full electric della motonave che gestisce tutta l’energia elettrica in entrata e in uscita utile per la propulsione nonché per tutte le esigenze di bordo. I due motori elettrici da 270 kW cadauno, raffreddati ad acqua garantiscono la navigazione nelle varie modalità di utilizzo della nave nonché nelle fasi di allontanamento, attracco al pontile e trasferimento.

Nell’apparato motore è alloggiato il quadro elettrico principale che distribuisce ai vari impianti di bordo l’energia elettrica gestita dai ciclo convertitori. Nelle plance di comando di prora e di poppa sono presenti sistemi di monitoraggio di bordo per un controllo completo di tutti gli apparati propulsivi, dei pacchi batteria e dei sistemi di gestione dei motori elettrici. Mentre i pannelli propulsivi posti a centro plancia stabiliscono le modalità di navigazione, attraverso un semplice “touch”, che può essere ibrida o full electric.  

Possiamo affermare inoltre che con la fine dei lavori di refitting del traghetto San Cristoforo non si conclude il processo di rinnovamento della flotta. Sono infatti, già in costruzione nei diversi cantieri navali dei rispettivi laghi Maggiore, Garda e Como altre 4 nuove motonavi ibride e due nuovi refitting, il traghetto (Adamello) e la motonave (Delfino). Inoltre è stato presentato al Ministero un ulteriore progetto (FEP - Full Electric Project) per la realizzazione di ulteriori 3 nuove motonavi Full Electric.  




C.S.

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