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Scuola | 30 novembre 2021, 13:15

Fake news e disinformazione, giovani promossi: “Più consapevoli di quanto si creda”

Presentati i dati di una ricerca del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) nelle scuole superiori piemontesi

Fake news e disinformazione, giovani promossi: “Più consapevoli di quanto si creda”

Una delle sfide del presente, a maggior ragione alla luce della pandemia, è sicuramente quella del saper riconoscere le notizie attendibili da quelle false.

Tra le categorie più vulnerabili, soprattutto a causa della maggior esposizione al mondo digitale e connesso aumentata ulteriormente durante la didattica a distanza, è sicuramente quella dei giovani: proprio per questo il Corecom – Comitato Regionale per le Comunicazioni ha portato avanti una ricerca per capire il loro grado di consapevolezza sul tema della disinformazione e delle fake news. Per farlo, nelle scuole superiori di secondo grado sparse su tutto il territorio regionale è stato distribuito un questionario (170mila copie in totale, ndr) di approfondimento su diversi aspetti come il significato di fake news, l'autenticità delle immagini, il clickbaiting, l'autorevolezza delle fonti e il fact checking.

Giovani abbastanza consapevoli”

Dalle 7421 risposte ottenute (con un sostanziale equilibrio di genere ed età ma con una maggior concentrazione nei licei – seguiti da istituti tecnici e, in misura minore, dai professionali - delle province di Torino, Cuneo, Alessandria e Asti) si evince una sostanziale preparazione degli studenti piemontesi: “Gran parte di loro – ha dichiarato la dirigente tecnica dell'USR Pierangela Dagna – ha risposto correttamente dimostrando di essere abbastanza consapevole dei rischi della rete. Tuttavia occorre non abbassare la guardia, creando opportuni momenti di riflessione al fine di incrementare ancora di più la consapevolezza a tutti i livelli: anche gli insegnanti e i genitori, in moltissimi casi, hanno dovuto partire da zero per mettersi alla pari con i ragazzi; avere competenze in quest'ambito è fondamentale”.

"L'importanza di saper distinguere"

Per il Corecom, da sempre attento alle problematiche della fase più giovani della popolazione, si è trattato di un ulteriore occasione di approfondimento: “Questa ricerca – ha commentato il presidente Alessandro De Cillis – ci è servita per avere una cartina di tornasole delle diverse complicazioni che i ragazzi affrontano nel rapporto con la rete: ricordiamo che non è solamente importante distinguere tra una notizia falsa e una vera ma anche non avere conseguenze penali a causa delle proprie azioni”.

Tra i nostri compiti – ha aggiunto il vice-presidente Gianluca Nargiso – c'è quello della tutela dei minori sulle comunicazioni elettroniche: questi dati ci fanno capire quanto le nuove generazioni si avvicinino nel modo giusto alla rete, senza demonizzarla ma senza nemmeno restarne impigliati”.

Gavazza e Bertola: "Disinformazione tema delicato e importante"

In rappresentanza della Regione sono intervenuti i consiglieri Gianluca Gavazza e Giorgio Bertola: “Il tema della disinformazione - ha sottolineato quest'ultimo – è sicuramente uno dei più importanti, soprattutto viste le contrapposizioni sociali create da notizie false diffuse durante la pandemia da gruppi di persone che, in modo organizzato, hanno anche cercato di influenzare l'esito delle consultazioni elettorali”.



Marco Berton

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